Si guarda con fiducia alla proposta di legge sul turismo motoristico messa a punto dall’Intergruppo parlamentare ‘Amici dei Motori’ e che andrà in discussione tra Camera e Senato allargando ancora gli orizzonti di un’associazione che vede il Comune di Maranello tra i suoi protagonisti di punta e Luigi Zironi, che di Maranello è sindaco, presiederla. Si tratta dell’Associazione Città dei Motori, istituita nel 2008, che riunisce sotto l’egida dell’Anci 39 Comuni italiani, appartenenti a 14 Regioni diverse e che rappresentano una popolazione di circa 2 milioni di abitanti, "che hanno nei loro territori una vocazione motoristica, a livello di produzione, sportiva o culturale. L’Associazione – spiega Zironi – si propone di promuovere, valorizzare e tutelare il patrimonio motoristico italiano presente nei diversi territori attraverso progetti e iniziative di divulgazione, di sviluppo e di difesa dell’autenticità e della qualità, per contribuire alla sua valorizzazione anche al di fuori delle aree interessate".
Fare rete, per le Amministrazioni, è ormai da tempo asset imprescindibile e l’Associazione segue un modello di collaborazione e integrazione che spazia ben oltre l’ambito motoristico in senso stretto, "utilizzando proprio la vocazione motoristica di territori differenti come leva per la promozione dei territori stessi, ed armonizzando tra di loro i diversi eventi".
Così, dalla Maranello della Ferrari si spazia all’Arese dell’Alfa Romeo alla Pontedera della Vespa, ma non solo soltanto gli ‘stabilimenti’ che ‘fanno’ le ‘città dei motori’ quanto quella vocazione espressa da musei, da collezioni private, da circuiti o da eventi "attorno ai quali l’Associazione – spiega ancora Zironi – raccoglie passioni diverse. Passioni convogliate lungo traiettorie in grado di promuovere con efficacia anche i territori". Una proposta a 360 gradi che si declina anche nell’enogastronomia, nell’ospitalità, nelle tradizioni locali e, ovviamente, nel patrimonio culturale che i territori stessi sono in grado di offrire ad un target turistico che ha una sua sensibilità nei confronti di proposte del genere.
L’associazione – alla quale hanno chiesto di aderire altre città – gestisce, in maniera organica, le diverse proposte, armonizza il calendario degli eventi, valorizza "quel patrimonio del made in Italy che prende ulteriore forza grazie ad una proposta strutturata che non si esaurisce nella visita, ma cerca di diffondere cultura tout court raccontando quelle che sono, e restano, vicende umane e professionali che esprimono bene quanto in Italia si è in grado di fare".
L’Associazione diventa, in questo senso, interlocutore per una serie di realtà – ACI, ASI, FMI, ‘I Borghi più belli d’Italia’ – in grado di fare ‘massa critica’ anche nei confronti di istituzioni internazionali e, come detto, nazionali. "Da questo punto di vista leghiamo aspettative importanti – spiega ancora Zironi – alla proposta di legge sul turismo motoristico, e al rilancio della necessità di una sinergia tra istituzioni nazionali, locali e stakeholder del settore delle eccellenze del Made in Italy, per arrivare a un’offerta turistica nazionale e internazionale, sempre più attrattiva e destagionalizzata". In attesa della legge, l’Associazione fa da sé, agendo su un’eccellenza in grado di traghettarne altre, a beneficio "di un’offerta, unica nel suo genere che integri una proposta di itinerari estremamente attrattivi per chi viene a visitare il nostro paese".
s.f.