Foto, che passione. Il Club che immortalava la città da un obiettivo

L’associazione Officina fotografica ha organizzato al Palazzo del Turismo un viaggio nel tempo per ripercorrere l’esperienza di un gruppo di persone, guidato da Giancarlo Fabbri, che fissò sulla carta le immagini di Riccione.

Foto, che passione. Il Club che immortalava la città da un obiettivo

L’associazione Officina fotografica ha organizzato al Palazzo del Turismo un viaggio nel tempo per ripercorrere l’esperienza di un gruppo di persone, guidato da Giancarlo Fabbri, che fissò sulla carta le immagini di Riccione.

"T’atarcord del CineFotoClub Riccione?". Erano gli anni in cui tutto era possibile, nel mondo ed anche a Riccione. Era il 1967 quando un gruppo di riccionesi decise di dare libero sfogo alla propria passione per la fotografia. Dopo i primi mesi i soci trovarono una sede definitiva in quella che decenni più tardi diventerà un fiore all’occhiello della città da mostrare ai turisti: Villa Franceschi. È qui che si riuniscono, imparano a usare obiettivi e diaframmi, tempi di esposizione, e poi via, tutti in gita, affittando i pulmini per visitare città e luoghi. A volte escono dalla sede per riscoprire Riccione, sempre con la macchina fotografica al collo, e immortalare momenti, luoghi e persone. A guidarli c’è un presidente che diventerà storico, il professor Giancarlo Fabbri. Con lui anche Geo Cenci e Secondo Casadei. In quel gruppo di appassionati c’è anche chi farà della fotografia la propria ragione di vita, con Vasco e ‘Kino’ Casalboni. I soci del CineFotoClub nelle loro uscite erano accompagnati da moglie figli, e a pranzo scattava il momento conviviale. C’era il tempo per divertirsi e quello per trasformare la passione in qualcosa di concreto per tutti. "I soci erano poi chiamati a stampare o far stampare le fotografie prodotte durante le uscite così da poter partecipare poco dopo alla mostra che ogni anno, tra Pasqua ed il Beato Alessio, veniva organizzata dal Consiglio direttivo, capitanato dal presidente Giancarlo Fabbri, con classifica a premi. Spesso si svolgeva in concomitanza con la mostra degli Hobby al palazzo del Turismo" ricorda Marzia Casadei, presidente dell’associazione Officina fotografica. A decenni da quella esperienza, a prendere un simbolico testimone è stata Officina fotografica che oggi ha circa 45 associati, più che raddoppiati dall’inizio dell’anno. "Il progetto ‘T’atarcord del CineFotoClub Riccione’ – riprende Boschetti – nasce alcuni mesi fa durante un momento di confronto con Matteo Corazza, socio e consigliere del direttivo, conversando con il fotografo Daniele Casalboni e lo stampatore Saulo Berardi".

Un viaggio nel tempo che porterà il 29 novembre alle 20,30 al palazzo del Turismo a un evento in cui i soci e i cittadini potranno incontrarsi per ricordare quell’esperienza nata nel 1967, che per oltre vent’anni ha caratterizzato il mondo della fotografia cittadino. "Sarà una serata per celebrare quel gruppo di fotografi appassionati. Grazie alla collaborazione di Secondo Casadei, socio e segretario del club sin dalla prima ora, e Mariella Casalboni, memoria storica del club, si è potuto stilare una lista parziale di ex soci del club, ancora raggiungibili e disponibili a partecipare alla serata celebrativa. Sarà un incontro in cui emergeranno memorie, aneddoti, filmati e fotografie degli anni d’oro che il CineFotoClub Riccione ha prodotto".

Durante la serata saranno mostrati filmati in super 8 e le stampe in bianco nero che raccontano storie, luoghi riccionesi, personaggi locali e si potranno ascoltare i racconti dei protagonisti di un’esperienza terminata sul finire degli anni Ottanta. Coincidenza vuole che oggi la sede di Officina fotografica sia a villa Franceschi, dove nacque il CineFotoClub.

Andrea Oliva