Everaldo Drelli, 88 anni e guida cicloturistica a Riccione: una vita in bicicletta

Everaldo Drelli, 88 anni, racconta la sua passione per la bicicletta e il suo lavoro come guida cicloturistica a Riccione.

Drelli, una vita sui pedali : "A 88 anni monto in bici e accompagno i turisti"

Everaldo Drelli, 88 anni, racconta la sua passione per la bicicletta e il suo lavoro come guida cicloturistica a Riccione.

Questa mattina ho pedalato fino a Villa Verucchio, un’ottantina di chilometri andata e ritorno. A raccontarlo è Everaldo Drelli, 88 anni e da 24 guida cicloturistica all’hotel Dory di Riccione. E Drelli non ha in programma di abbandonare la sua passione.

Drelli, qual è il suo elisir di giovinezza?"Molti amici mi chiedono la ricetta, ma in realtà non la conosco nemmeno io. Ho sempre lavorato sodo, senza rinunciare mai a una pedalata. Alla fine ho avuto una vita regolare, una cucina sana e tanto sport per restare in forma".

Com’è sbocciato il suo amore per le due ruote?"Da piccolo lavoravo in un negozio di biciclette e ogni volta che incontravo un ciclista ne rimanevo ipnotizzato. In quegli anni non ci potevamo permettere una bici, quello di montare in sella era un sogno".

E poi?"A 18 anni sono andato a lavorare in una miniera in Belgio, a 30 sono tornato a Riccione e da lì non ho più smesso di pedalare".

Il primo ricordo?"Era la mia prima gara ciclistica, ricordo che l’arrivo era sul monte Titano. Ho tagliato il traguardo per primo e da lì ci ho preso gusto".

Che lavoro faceva?"L’imbianchino di giorno e la sera mi allenavo con la bici".

E sua moglie?"Tutte le domeniche di gara veniva a fare il tifo per me, negli anni si è lamentata qualche volta, ma mai più di tanto. Ha sempre capito che quello per la bici è un amore".

Nel ’99 è arrivata la pensione ed è iniziata la sua seconda vita."Quella da guida cicloturistica. Il Dory cercava qualcuno che accompagnasse i turisti. Da lì è iniziata un’avventura che dura da 24 anni".

Quante uscite a settimana?"Cinque, dal lunedì al venerdì".

E i chilometri?"All’inizio anche 130,140. Ora ho rallentato un po’: arrivo a 80. Porto i turisti a Pesaro, Urbino, Gabicce, San Leo".

Non ha paura di cadere?"No, mi è già successo tante volte. A 81 anni mi sono dovuto operare e qualche hanno fa ho rotto il bacino e le costole. Ma in un mese ero in sella".

I dottori che dicono?"Un medico mi disse che sono un fenomeno, guarisco prima di un altro. Sarà la la determinazione o la forza di volontà, ma l’ultimo referto delle analisi non aveva neanche un asterisco".

Ha mai pensato di fare il corridore?"Certo, ma quando ero giovane non c’erano i soldi per comprare una bicicletta come si deve".

Il suo idolo?"Moser, l’ho visto correre quando vivevo in Belgio e l’ho conosciuto qualche anno fa".

Cosa pensa quando è in sella?"I problemi se ne vanno e mi ritrovo fuori da mondo".

Ha intenzione di fermarsi?"Due anni fa ho rallentato, sono passato dalla bici muscolare a quella a pedalata assistita. Però fino a quando riesco non voglio smettere".