Tandoori, viaggio tra i sapori della cucina Sikh

Nato dall’esperienza di due amiche, una indiana l’altra italiana, il ristorante è un incontro di culture: degustazioni e menù variegato

In alto il ristorante Tandoori, la titolare Daniela Bellelli e alcuni piatti

In alto il ristorante Tandoori, la titolare Daniela Bellelli e alcuni piatti

Da più di tre anni a questa parte, il ristorante Tandoori di Carpi offre ai suoi clienti un viaggio tra i sapori e i profumi della cucina indiana, in particolare della cultura Sikh.

Nato dall’esperienza di due amiche, una italiana e una indiana, – quest’ultima attualmente non fa più parte del progetto – decise a superare le barriere culturali e abbattere i pregiudizi ancora diffusi, il locale di via delle Magliaie 17 ha aperto i battenti il 15 marzo 2022. Come racconta la titolare, Daniela Bellelli, i primi mesi non sono stati facili.

"Oggi – racconta la titolare – certi pregiudizi sono ancora molto diffusi. Quando abbiamo aperto Tandoori, volevamo costruire un luogo che non fosse soltanto un ristorante, ma anche un punto di incontro tra persone e culture. Dopo mesi di lavoro in pieno lockdown, abbiamo inaugurato in un momento particolarmente difficile: eravamo appena usciti dal Covid, ma erano ancora in vigore le restrizioni e il green pass. Inoltre, la prima accoglienza della città non è stata incoraggiante: ricordo che, quando appendemmo il cartello con la scritta ’Prossima apertura: ristorante indiano’, ci furono diversi commenti negativi, alcuni apertamente razzisti".

Nonostante le difficoltà e le delusioni iniziali, dopo le prime settimane i clienti hanno iniziato ad apprezzare la passione di Daniela.

"Leggere commenti d’odio verso un ristorante che ancora non esisteva ci ha ferite – chiarisce Daniela – ma non ci siamo arrese e abbiamo creduto nel progetto. E per fortuna, nel giro di qualche settimana, clienti italiani e indiani hanno iniziato a frequentare il locale e ad affezionarsi. Sono appassionata di cucina indiana da tanti anni e ogni giorno cerco di trasmettere questa passione a chi ci viene a trovare. Il mio obiettivo è anche culturale: voglio contribuire a superare i tabù che ancora colpiscono le cucine etniche. È ovvio, certi sapori non possono piacere a tutti, ma a mio avviso ciò che conta è essere aperti, curiosi e disposti a scoprire, dialogare e assaggiare cibi diversi dal solito".

Il menù del ristorante Tandoori si ispira principalmente alla tradizione culinaria del Punjab, nel nord dell’India, patria della comunità Sikh. Una cucina prevalentemente vegetariana, i cui ingredienti cardine sono fagioli, ceci e lenticchie, che da Tandoori si abbina anche ad altre proposte della cucina indiana.

"Per intercettare le esigenze dei clienti – sottolinea la titolare – ho ampliato l’offerta inserendo anche piatti a base di carne, come pollo e agnello, preparati secondo ricette tramandate da secoli. Il menù attuale è articolato in quattro sezioni: vegana, vegetariana, carne e pesce. Una delle formule più apprezzate è la degustazione, che propone una serie di assaggi e include sia la parte ’secca’ – ovvero le pietanze cotte nel forno Tandoori, come il pollo marinato nelle spezie e il pane naan, uno dei nostri cavalli di battaglia – sia le preparazioni ’umide’ a base di lenticchie, ceci e fagioli".

Non mancano i vini indiani – anche se la carta include una selezione di etichette italiane – e naturalmente la birra indiana, molto amata dai clienti.

In un ambiente accogliente che conta circa quaranta coperti, ogni piatto viene raccontato direttamente dalla titolare.

"Il cliente – prosegue Daniela – vuole vivere un’esperienza. Si parla, si chiacchiera e spesso tra i tavoli nascono amicizie e collaborazioni.

Quando lavoro qui, mi dicono che mi trasformo: vedono un’anima diversa, capace di trasmettere la filosofia che c’è dietro a questo progetto.

Per valorizzare la nostra proposta, organizziamo anche diverse serate a tema: qualche mese fa, è stata la volta della serata ‘henné’, mentre sabato 5 aprile c’è stata la cena con la musica tradizionale dal vivo. Una volta abbiamo fatto anche un evento dedicato alla meditazione".

Tra le iniziative più apprezzate dai clienti rientrano anche gli aperitivi indiani estivi, con proposte culinarie abbinate a bevande tipiche. "Per il futuro? – conclude la titolare – stiamo pensando a una serie di proposte per organizzare serate a tema, ma la cucina indiana è così ricca che non faremo di certo fatica a trovare l’ispirazione".