NICHOLAS MASETTI
Tour De France

La chiusura da Piacenza a Torino. Il Tour attraversa tre regioni. A Tortona l’omaggio a Coppi

La lunga cavalcata di 231 chilometri passa in sei province: il clou nel territorio delle Langhe. Lo Russo, sindaco del capoluogo piemontese: "Sarà una fantastica festa di sport per tutti".

La chiusura da Piacenza a Torino. Il Tour attraversa tre regioni. A Tortona l’omaggio a Coppi

La chiusura da Piacenza a Torino. Il Tour attraversa tre regioni. A Tortona l’omaggio a Coppi

Sulle strade e sulle orme di Fausto Coppi. Salutando l’Emilia-Romagna, abbracciando la Lombardia e cavalcando le pianure e le colline del Piemonte. Si chiude così il Tour de France all’italiana, con una terza tappa lunga 231 chilometri che tocca tre regioni e sei province. Da Piacenza a Torino, passando per Pavia, Alessandria, Asti e Cuneo. E attraverso quella Tortona dove a inizio gennaio del 1960 spirò ’Il Campionissimo’.

Il primo luglio per la carovana ci sarà da pedalare. Distanze più lunghe rispetto alle tappe Firenze-Rimini e Cesenatico-Bologna, con il punto più alto che verrà toccato nel comune di Sommariva Perno, nel cuneese, mentre il dislivello maggiore sarà nelle terre del vino di Barbaresco. Quella zona che compone l’area delle Langhe-Roero e Monferrato, patrimonio Unesco e patria delle cantine da abbinare a prodotti tipici dell’enogastronomia italiana, come il tartufo. Ma ci sarà un passaggio anche su alcune delle strade già percorse dalla Milano-Sanremo. Insomma, uno scenario da leccarsi i baffi in un panorama di naturale bellezza.

"Sarà un momento storico: storico che il Tour parta dall’Italia, storico che abbini Firenze, Bologna e Torino, ed è storico che la Piacenza-Torino sia la tappa più lunga, a testimonianza di come abbiamo lavorato per ottenere il massimo ritorno in termini promozionali per la nostra terra", spiega il presidente del Piemonte Alberto Cirio. Soddisfatto di ciò che sarà anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: "L’arrivo della terza tappa del Tour da Piacenza sarà una grandissima occasione di visibilità, una fantastica festa di sport che coinvolgerà tutta la città. Il Tour è uno dei più grandi eventi sportivi del mondo".

Se l’arrivo sarà una festa, la gioia è grande anche alla partenza, dove la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi non vede l’ora che i ciclisti si posizionino al via intorno alle 11.15 di lunedì in piazzale Malta: "Un sogno che si avvera. Grandissimo orgoglio ed emozione. Si percepisce la passione, la partecipazione e l’interesse non solo della Francia e dell’Italia, ma del mondo intero". Nella città emiliana la competizione avrà un risvolto da sfilata, con i ciclisti che andranno a bassa velocità tra il grande pubblico che si metterà ai lati delle vie del centro. Poi, partirà la vera e propria gara. Toccati i comuni di Rottofreno, Sarmato e Castel Giovanni ecco il cartello stradale Lombardia.

Da Piacenza si passa a Pavia, toccando diversi comuni, su tutti quello di Voghera. Una quarantina di chilometri quindi nelle terre lombarde, per poi immettersi in Piemonte, dove ci saranno i momenti clou e maggiormente significativi della tappa. Infatti, ecco il passaggio a Tortona, dove verrà ricordato e omaggiato il campione Fausto Coppi. Proprio a due passi da qui nacquero le ali de ’L’Airone’, a Castellania, nel 1919. Una carriera ciclistica che inizia in provincia di Alessandria. Quella terra – da dove arrivava, decenni prima, anche Giovanni Cuniolo – che il mito del ciclismo italiano non dimenticherà mai, tanto che nel 1960, anno della sua morte, Coppi spirerà proprio dall’ospedale di Tortona. La Grand Boucle avrà quindi anche quel che di commemorativo per una delle leggende dello sport italiano.

Poi, lo scatto verso Alessandria. Un momento storico che porterà tantissime presenze anche a livello di turismo. E questo ha allarmato i sindaci dei vari comuni che hanno fatto appello ai territori limitrofi per assicurare il personale che si occuperà della sicurezza e della viabilità. Una volta passato il capoluogo di provincia ecco la virata verso sud, con il passaggio nelle terre di Asti. Colline e borghi risplenderanno con il transito della carovana che toccherà la metà del lungo percorso e abbraccerà i cittadini di Nizza Monferrato. Da qui si passerà alle meraviglie delle Langhe con Neive e Alba. Quella natura che farà da apripista, sempre di più, alla città metropolitana.

Infatti, intorno alle 17, è previsto l’arrivo in volata a Torino, in corso Galileo Ferraris. Un momento di festa per tutto il Piemonte che vedrà, il giorno successivo, anche la partenza della quarta tappa. Da Pinerolo la cavalcata inizierà a parlare francese. Così, la 111esima edizione tornerà Oltralpe, alle origini. Salutando i cugini italiani che avranno chiuso un capitolo della storia del ciclismo. Quella che collegava le terre del Ducato di Savoia.