Il sindaco prepara la festa: "Entreremo nella storia"

Sadegholvaad: "Una volata per turismo. Il nostro omaggio al Pirata"

Il sindaco prepara la festa: "Entreremo nella storia"

Il sindaco prepara la festa: "Entreremo nella storia"

Portare il Tour de France a Rimini "significa far incontrare due miti. Perché la Grande Boucle è un evento di dimensione mondiale che arriva in una città, la nostra, che è conosciuta in tutto il mondo grazie al turismo e a Federico Fellini". Parole e musica di Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini e presidente della Provincia.

Quanto vale per Rimini ospitare il Tour?

"Tantissimo. Soltanto per la nostra città si calcola un indotto di 10 milioni di euro. Quando sono apparse le prime notizie sull’operazione che il presidente della Regione Stefano Bonaccini stava portando avanti molti hanno pensato a uno scherzo. Per i più scafati invece, era un modo per farsi un po’ di pubblicità.... Invece le trattative erano gà in atto da tempo e evidentemente l’Italia, l’Emilia Romagna, la Toscana e il Piemonte sono stati capaci di offrire a un evento sportivo tra i più celebri e contesi al mondo il palcoscenico giusto. E per Rimini, abituata, per natura a triturare tutto in un secondo, la mia impressione è che la giornata del 29 giugno resterà per sempre nella storia della nostra città".

Si è parlato tanto dell’indotto e di quanto porterà il Tour al turismo. Ma ospitare l’arrivo della prima tappa in Italia della Grande Boucle significa anche avere un’enorme visibilità mediatica...

"È così. Il Tour è visto in tv, stando ai dati ufficiali, da 3 miliardi di persone. Ogni sua tappa ha sul percorso una media di 3,5 milioni di spettatori. Il Tour è agonismo, sono i campioni, ma è anche un insuperabile viaggio annuale dentro le città: prima solo quelle francesi, da anni con numerose finestre verso il mondo. È un evento globale come i Mondiali di calcio, le Olimpiadi, le finali Nba. La differenza è che con il Tour tutto questo avviene nei luoghi della vita di tutti i giorni e non dentro gli stadi".

Rimini città della bici e ora anche del Tour: questo matrimonio s’aveva proprio da fare?

"La nostra città e tutta l’Emilia Romagna hanno un rapporto speciale con le due ruote. Ce lo spiega bene il professor Stefano Pivato nei suoi libri: la bici, lungo la via Emilia, è da sempre gioia, libertà, emancipazione, progresso, relazione con gli altri".

Nella Rimini in festa per il Tour non mancherà l’omaggio a Marco Pantani.

"A 20 anni dalla sua morte vogliamo riprendere il filo di quell’affetto e di quella presenza che in realtà è costantemente stata presente nel cuore di tutti noi. Per questo nelle giornate del Tour potremo ammirare una grande installazione dedicata a Pantani, un’opera firmata da Aldo Drudi e donata da un pool di sponsor che ringrazio, la cui bellezza sta a ricordarci un messaggio semplice e sincero: Marco vive".

Manuel Spadazzi