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Firenze-Pistoia, la storia delle due ruote
Se il ciclismo è arrivato in Italia e qui ha messo radici, buona parte del merito va ascritto alla Toscana. È in questa regione, infatti, che si è svolta la prima gara cicistica su strada in Italia. Per raccontarlo dobbiamo tornare indietro al 2 febbraio 1870, una fredda mattina invernale nella quale diciannove ragazzi da ogni parte del mondo si sfidarono sui 33 chilometri di tracciato della Firenze-Pistoia in quella che è passata agli almanacchi come, appunto, la prima competizione su strada con le due ruote (e la seconda al mondo, visto che un anno prima, nel 1869, si era già disputata in Francia la Paris-Rouen).
Il tracciato di 33 chilometri attraversava la via Fiorentina, San Donnino, Poggio a Caiano, Seano, Olmi, Bottegone fino all’arrivo fuori dalle mura pistoiesi. La competizione fu vinta dallo statunitense Rynner Van Nest, che tagliò il traguardo in due ore e 12 minuti. Alle sue spalle si piazzarono il francese Auguste Charles e poi il resto del gruppo. La corsa, dopo questa sua prima edizione, cadde subito nell’oblio e fu riproposta solo 115 anni dopo, in pieni anni Ottanta, come gara a cronometro che solitamente si teneva nel mese di ottobre. Nel 1985 la ‘nuova’ competizione fu vinta dal tedesco Rolf Golz, poi negli anni successivi si imposero grandi nomi del ciclismo mondiale come lo svizzero Tony Rominger (quattro successi tra il 1988 e il 1992) e gli italiani Maurizio Fondriest (vincitore nel 1993, nella foto) e Francesco Casagrande (due successi nel 1994 e 1995). Defintivamente interrotta nel 2008, dopo alcuni stop negli anni precedenti, la Firenze-Pistoia continua a vivere oggi come rievocazione storica per appassionati