FRANCESCO MORONI
Tour De France

Arte e bellezze naturali. I portici premio Unesco, la grotta di Premilcuore e le altre meraviglie

I luoghi toccati dalla Grande Boucle raccontano un territorio unico. Per tutti i gusti: dalle città ricche di musei ai sentieri immersi nel verde.

Arte e bellezze naturali. I portici premio Unesco, la grotta di Premilcuore e le altre meraviglie

Arte e bellezze naturali. I portici premio Unesco, la grotta di Premilcuore e le altre meraviglie

Se una vacanza potesse essere paragonata a una corsa ciclistica, visitare l’Emilia-Romagna equivarrebbe al Tour de France. Un viaggio a tappe, come la Grande Boucle, che tocca i luoghi più simbolici di una terra ricca di contrasti e di meraviglie: dal mare alla montagna, dalle città d’arte ai borghi adagiati sugli Appennini, dallo spirito vacanziero della Riviera alla vivacità delle grandi città universitarie. Seguire il Tour, quest’anno, non significa solo appassionarsi a uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo, ma immergersi in una terra tutta da scoprire.

La carovana del Tour sbarcherà in Romagna ed ecco subito alcune ‘gemme nascoste’, come la Grotta urlante di Premilcuore, tra cascate e natura incontaminata, a 40 chilometri da Forlì. Poi il traguardo della prima tappa, a Rimini, con il celebre Arco di Augusto: il più antico arco romano tra quelli conservati – costruito nel 27 a.c. –. Un biglietto da visita perfetto. La seconda tappa parte da Cesenatico con l’omaggio a Marco Pantani e scorre lungo la dorsale adriatica, tra spiagge e mare per Cervia, Milano Marittima, Lido di Classe, fino a Ravenna: gli otto monumenti Unesco, la Tomba di Dante, i mosaici e tanto altro ancora. Si prosegue arrivando a Imola, con il Tour che passerà all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Un altro regalo agli amanti dello sport.

A Bologna, invece, l’arrivo della seconda tappa: tra le tante bellezze spiccano i portici diventati Patrimonio dell’umanità dell’Unesco e il santuario della Beata Vergine di San Luca (con la doppia scalata in programma per i corridori). Ma non solo: ci si sposta poco più in là e, nel Parco del Corno alle Scale (vetta più alta dell’Appennino bolognese), ecco le sette cascate del Dardagna. Natura e arte. Città e campagna. Un Tour per tutti i gusti, insomma. Proprio come l’Emilia-Romagna.