Puntare sulla formazione "Il rapporto con la scuola per noi è strategico"

Batte sul collegamento fra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro Emanuela Bacchilega, presidente provinciale di Confartigianato Ravenna.

Presidente, qual è il motivo della necessità di lavorare su questo tema?

"Credo che i numeri e le statistiche abbiano ormai dimostrano quanto questo argomento sia centrale, non solo per lo sviluppo delle nostre imprese, ma anche per la tenuta del sistema economico italiano. Solo alcune settimane fa, nel corso di un incontro con i vertici di Confartigianato, il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico, ha rilevato come la sostenibilità del sistema previdenziale italiano sia oggi a forte rischio a causa della crisi demografica, del basso tasso di occupazione e dell’elevata presenza di lavoro nero. Ora, anche al netto dei danni provocati delle pensioni ‘facili’ e degli eccessi del calcolo retributivo in vigore fino a pochi decenni fa, i conti sono presto fatti".

Quali sono i numeri?

"in Italia oggi il rapporto fra lavoratori e pensionati tende a 1,4, il tasso di occupazione del 60,5% risulta essere tra i più bassi della media europea, mentre il lavoro nero è stimato a quota 3,2 milioni di lavoratori. Eppure, da una parte ci sono disoccupati e neet, cioè persone che anno rinunciato sia a lavorare che a studiare, mentre dall’altra migliaia di imprese sono spesso costrette a ridurre produzione e servizi, e di conseguenza anche i propri investimenti, perché non trovano personale".

Perché accade questo?

"Mancano le competenze. Oggi le aziende hanno bisogno di competenze tecniche, di giovani in grado di gestire macchinari evoluti e lavorazioni complesse, mentre troppo spesso gli Istituti tecnici o professionali non vengono tenuti nella necessaria considerazione da ragazzi e famiglie al momento di scegliere la formazione dopo le medie, come scuole in grado di formare i lavoratori del futuro".

Come uscirne?

"Facendo passare il messaggio che il mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa, soprattutto in un territorio come il nostro, è in grado di assicurare un percorso di vita e di realizzazione professionale e sociale a tanti ragazzi. Nelle nostre aziende non si è dei numeri, ma delle persone. Individui che crescono anno dopo anno come lavoratori e come persone".

Come associazione cosa state facendo?

"Siamo attivi su due fronti. Il primo, anche grazi ad alcuni video oggi disponibili sul canale YouTube dell’Associazione, per orientare i ragazzi nella scelta della scuola superiore: istituti tecnici e professionali sono un trampolino di lancio importante per l’inserimento nelle aziende. L’altro è spiegare agli studenti degli Istituti tecnici le opportunità offerte dal mondo diffuso delle aziende artigiane e delle piccole e medie imprese. Spesso ci troviamo di fronte a ragazzi e famiglie che tendono a privilegiare il miraggio del ‘posto fisso’ nel pubblico o nella grande azienda. Crediamo sia importante dimostrare, come il rapporto e la condivisione di ruoli e competenze, proprio delle piccole e medie aziende, sia un valore più che positivo per la formazione umana e professionale".