LUCA BACCOLINI
Top 500 Bologna

Non si ferma lo slancio positivo. Migliorano tutti gli indicatori

Il settore attrae nuovi operatori confermando il ruolo strategico del biomedicale nell’economia bolognese. La crescita significativa dell’attivo indica importanti investimenti strutturali nel comparto. .

C’è stata una crescita. sia in termini di numero di imprese che di fatturato

C’è stata una crescita. sia in termini di numero di imprese che di fatturato

e Veronica Colliva

Il settore biomedicale ha registrato una crescita significativa nel 2023, con 32 aziende che popolano il campione rispetto alle 28 dell’edizione precedente. Il fatturato aggregato ha raggiunto i 3,63 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 10,2% rispetto ai 3,30 miliardi del 2022. Questo trend positivo sottolinea il dinamismo del settore e la sua capacità di attrarre nuovi operatori, confermando il ruolo strategico del biomedicale nell’economia bolognese.

Le aziende del settore presentano dimensioni medio-grandi, con indicatori che evidenziano

andamenti positivi non solo per i ricavi, ma anche per gli altri parametri dimensionali: l’attivo medio del comparto, pari a 187,6 milioni di euro, cresce del 21,2% rispetto al 2022; il patrimonio netto medio, che si attesta a 84,8 milioni di euro, aumenta dell’8,2% rispetto al 2022; infine, il numero medio dipendenti rimane sostanzialmente invariato (380 unità nel 2023 contro 378 nel 2022). La crescita significativa dell’attivo, accompagnata da un rafforzamento patrimoniale, indica importanti investimenti strutturali nel comparto.

La performance economica del settore nel 2023 mostra un notevole miglioramento su tutti gli indicatori. La redditività per i soci/azionisti misurata dal Roe, si attesta su un valore medio del

2,85%, in netto miglioramento rispetto al -27,74% del 2022. Il Roi medio – che misura la redditività dell’attivo investito – aumenta dall’1,24% dell’esercizio precedente al 4,45% del 2023, mentre l’Ebitda margin medio migliora di due punti percentuali attestandosi al 10,11%. Il recupero particolarmente significativo del Roe evidenzia un ritorno alla redditività dopo un 2022 critico.

L’Ebitda margin medio superiore al 10%, insieme al miglioramento del Roi, evidenzia un’eccellente efficienza operativa e una solida capacità di generare margini, tipica di un settore ad

alto valore aggiunto come il biomedicale.

L’analisi del profilo di rischio finanziario evidenzia un tendenziale stabilità del rapporto di indebitamento che nel 2023 ha un valore mediano di 1,46 (nel 2022 era 1,57). Aumenta invece

l’incidenza degli oneri finanziari sui ricavi, che passa da un valore mediano dello 0,26% del 2022 allo 0,57% dell’esercizio in esame. Nonostante tale aumento, i livelli rimangono comunque contenuti e ampiamente sostenibili, soprattutto alla luce degli ottimi margini operativi. L’incremento degli oneri finanziari, pur significativo, è infatti ben compensato dall’Ebitda margin a doppia cifra e la struttura finanziaria complessiva si mantiene solida, con un buon equilibrio tra mezzi propri e indebitamento.

Complessivamente il settore biomedicale presenta nel 2023 un quadro molto positivo, caratterizzato da una crescita dimensionale sia in termini di numero di imprese che di fatturato, un significativo recupero della redditività con margini operativi eccellenti, una struttura finanziaria equilibrata, nonostante un aumento degli oneri finanziari. Le prospettive appaiono favorevoli, sostenute dal trend di crescita e dagli elevati margini operativi che caratterizzano il settore. La sfida principale per il settore sarà mantenere questo slancio positivo, continuando a investire in innovazione e efficienza operativa.