e Giovanni Martinasco
Le chiamiamo curriculabili e sono le aziende Top500 con almeno 50 milioni di euro di fatturato e 100 dipendenti, con risultati notevolmente positivi (in utile, con un EBITDA margin di almeno il 10% e un rapporto utile/ricavi almeno pari al 3%) e che nel 2023 hanno incrementato maggiormente il loro organico in valore assoluto rispetto all’anno precedente.
Si tratta di imprese performanti e dinamiche che crescono sia per linee interne che esterne, alcune delle quali (6 su 20) erano già presenti all’interno della nostra speciale classifica nell’edizione dello scorso anno. Sono realtà che operano in settori fra loro differenti, ma capaci di crescere in maniera organica e per acquisizioni, ponendo particolare enfasi sulla valorizzazione del capitale umano.
Quasi la metà di esse (9 su 20) operano nei settori dell’eccellenza bolognese, ovvero della meccanica e delle macchine automatiche. Come di consueto, le rappresentiamo in rigoroso ordine alfabetico nella tabella sotto riportata.
Le curriculabili nel 2023 sono cresciute in termini di nuove assunzioni di 3.257 unità, con un incremento del 7,1% rispetto all’anno precedente. Apparentemente i ricavi aggregati diminuiscono rispetto al 2022 del 12%, tuttavia, detta contrazione è integralmente da imputare alla riduzione di fatturato della più grande azienda bolognese, Hera, i cui ricavi nel 2023 si sono contratti rispetto all’esercizio precedente per il calo del prezzo dell’energia, in particolare il gas. Se escludiamo la predetta società, i ricavi aggregati delle curriculabili sono incrementati dell’8,9%. Da segnalare inoltre che risultano in aumento rispetto al 2022 tutti i valori medi di EBITDA (+15,4%), EBIT (+24,7%) e Utile (+14,1%) delle 20 aziende selezionate.
Di seguito vengono riportati i dati di crescita in termini occupazionali di alcune delle aziende del campione analizzato.
Hera S.p.A. è una società multiutility leader nei servizi ambientali, idrici ed energetici che nel 2023 ha servito 311 comuni e 4,2 milioni di cittadini, posizionandosi al vertice della Top500. Rispetto al 2022 ha registrato il maggiore incremento di organico medio annuo in termini assoluti (+558), passando da 9.451 dipendenti a 10.009. I nuovi ingressi, derivano sia da variazioni del perimetro societario, sia e in parte maggiore, da inserimenti nelle aree riguardanti la filiera dei rifiuti e il settore idrico. Risulta in crescita anche l’area commerciale.
Segue in termini assoluti di crescita Philip Morris, con un incremento di 386 persone. La società, già dal 2022 aveva cominciato un processo di incremento occupazionale a sostegno dello sviluppo dei volumi e del lancio di nuovi prodotti sul mercato. Grazie alle qualifiche dei propri lavoratori, la società di Crespellano è un solido punto di riferimento e centro di esperienza per tecnologie RRP del gruppo internazionale cui appartiene.
Nel settore delle macchine automatiche si distingue Sacmi che nell’esercizio 2023 ha incrementato il personale di 330 unità (+6,9%), per buona parte seguendo una crescita interna e in linea con lo sviluppo di nuovi progetti e crescita dei volumi. Le assunzioni nel Gruppo Italia sono state 431, suddiviso per il 38% in persone laureate ed il 62% diplomate, con netta predilezione di curriculum forti sulle materie scientifiche e ingegneristiche.
Le società di cui sopra seguono principalmente percorsi di crescita organica, rafforzati da acquisizioni strategiche che mirano a creare sinergie ed efficienza. L’attenzione si concentra sulla formazione continua e il consolidamento della forza lavoro attraverso la trasformazione dei contratti di lavoro a tempo determinato in indeterminati e iniziative volte ad incrementare il senso di appartenenza all’azienda.