di Matteo Bigliardi
e Federico Polini
Come da tradizione ormai consolidata di tutte le edizioni di Top 500, il settore della meccanica rappresenta una parte fondamentale del tessuto economico della nostra provincia, racchiudendo al suo interno 111 società, pari a oltre il 22% dell’intero campione. Nell’esercizio 2022 si riscontra un notevole incremento della dimensione media delle imprese del settore, rafforzandone ulteriormente la rilevanza nell’economia bolognese.
È infatti possibile osservare un generale aumento dei ricavi (+16% medio) uniformemente distribuito in tutti i quartili con l’86% delle imprese che migliora il risultato del 2021. Il fatturato arriva ad una media di oltre 136 milioni (118 milioni sui dati 2021) ed a un dato aggregato che supera i 15 miliardi. Coerentemente all’aumento dei ricavi, il 72% del campione incrementa il totale delle attività, mentre il livello occupazionale rimane sostanzialmente stabile (totale dipendenti 2022 e 2021 pari a 46.000 unità).
I margini economici presentano dati positivi ed in crescita rispetto al 2021, in particolare dati medi che si attestano a 21 milioni per l’Ebitda, 15 milioni per l’Ebit e 12 milioni per l’utile. Tutti i predetti margini incrementano mediamente di 3 milioni, denotando come tale andamento derivi dal miglioramento dell’attività operativa (Ebitda), mentre le componenti sotto l’Ebitda (ammortamenti, svalutazioni, gestione finanziaria e imposte) rimangono sostanzialmente invariate rispetto all’anno precedente.
Analizzando gli andamenti degli indici di redditività è possibile osservare come il ROS rimanga sostanzialmente invariato, sintomo che gli aumenti dei margini non derivano da una maggiore efficienza ma da un incremento dei volumi e/o dei prezzi. Ad ogni modo, oltre la metà del campione migliora sia il ROI sia il ROE. Pertanto, nel 2022 si verifica un notevole incremento dei
margini a parità degli altri fattori, indicando che le aziende del settore hanno sfruttato le capacità produttive già esistenti per far fronte agli incrementi dimensionali.
A livello finanziario, si osserva una riduzione della posizione finanziaria netta, necessaria anche per compensare gli incrementi dei tassi di interesse che generano già nel 2022 un aumento degli oneri finanziari. L’incremento del rapporto di indebitamento può pertanto essere spiegato da un maggior peso delle componenti di indebitamento non finanziarie, presumibilmente legate agli incrementi delle vendite.