NICHOLAS MASETTI
Top 500 Bologna

Grafiche Labanti e Nanni: "Il nostro packaging attento al pianeta"

L’impresa alle porte di Bologna macina ricavi per 20 milioni di euro. Quest’anno ha presentato il suo primo bilancio di sostenibilità. L’ad Bonacini: "Continueremo a investire in innovazione ed efficienza"".

L’impresa alle porte di Bologna macina ricavi per 20 milioni di euro. Quest’anno ha presentato il suo primo bilancio di sostenibilità. L’ad Bonacini: "Continueremo a investire in innovazione ed efficienza"".

L’impresa alle porte di Bologna macina ricavi per 20 milioni di euro. Quest’anno ha presentato il suo primo bilancio di sostenibilità. L’ad Bonacini: "Continueremo a investire in innovazione ed efficienza"".

Labanti e Nanni nasce nel 1953 e ai tempi fu una delle prime tipolitografie di Bologna. Ancora oggi, a oltre 70 anni di distanza, siete nel mercato della cartotecnica e packaging su misura per aziende. Qual è la chiave di questo successo?

"Credo che il successo della nostra azienda derivi dal corretto equilibrio tra tre fattori fondamentali – elenca Fabio Bonacini, ad di Labanti e Nanni Industrie Grafiche e Cartotecniche –: l’innovazione tecnologica, l’attenzione alle risorse umane e un meticoloso controllo di gestione, elementi che abbiamo sostenuto con investimenti coerenti. Questo equilibrio è stato possibile grazie all’esperienza di due generazioni di manager, integrate da nuove risorse acquisite negli ultimi 20 anni, che hanno consentito all’azienda di supportare la costante crescita organizzativa e i cambiamenti che ne derivano. Decisivo poi è stato il mix di tecnologie produttive all’avanguardia, grande professionalità del team tecnico produttivo e un management dinamico con lo sguardo rivolto al futuro".

Vent’anni fa c’è stato uno switch nella vostra storia, acquisendo tre aziende. Poi, negli ultimi anni, un’ottima crescita. Cosa ha fatto la differenza?

"Per coprire internamente l’intero ciclo di produzione, tra il 2002 e il 2004 abbiamo acquisito tre aziende con impianti ed expertise nella fustellatura e nell’incollatura. Nel 2007 i tre plant produttivi sono stati riuniti in un’unica sede a Crespellano (Bologna), cresciuta negli anni successivi attraverso significativi investimenti in tecnologia, innovazione e soprattutto grazie alla valorizzazione e formazione continua delle nostre risorse umane. Nel 2009 è entrato a far parte della nostra società Andrea Fanti con cui è proseguito e incrementato lo sviluppo delle strategie nell’area vendite e marketing. Altra data importante nella timeline aziendale è stato il 2017, anno dell’inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo ad Anzola Emilia alle porte di Bologna: una sede tecnologicamente all’avanguardia, dotata di macchinari di ultima generazione e con tutti gli impianti digitalizzati, frutto di un investimento di 5,5 milioni di euro, che ha quadruplicato le superfici aziendali portandole a 24.000 metri quadrati complessivi, di cui quasi la metà riservati a stabilimento e uffici".

Quali sono i vostri mercati di riferimento? E i clienti principali?

"Labanti e Nanni Industrie Grafiche e Cartotecnica può contare oggi su un organico di più di 100 persone e un fatturato che per il terzo anno consecutivo ha fatto registrare ricavi complessivi superiori ai 20 milioni, grazie alle ottime performance soprattutto nei settori del packaging alimentare, in particolare caffè e cioccolato, cosmetico, igiene per la persona, farmaceutico, parafarmaceutico sanitario e medicale. Abbiamo una capacità produttiva che punta a superare le 10.000 tonnellate annue entro il 2025, e una piattaforma di offerta che va dal packaging di astucci in cartoncino teso, cofanetti multi-prodotto, espositori da banco e da terra, soluzioni tutte sostenibili e smart studiate ad hoc per le varie esigenze che possono essere caratterizzate da effetti particolari come le finiture opache soft touch, lucide, con o senza riserve, applicazioni di lamine foil a freddo e a caldo, rilievi, inserimento di caratteri Braille e senza mai dimenticare le necessità di industrializzazione del prodotto dei nostri clienti all’interno delle loro linee produttive".

Il 2024 è stato il vostro primo anno con un bilancio di sostenibilità. Cosa avete dedotto?

"Evidenzia la nostra identità, orientata non solo al profitto, ma anche al benessere collettivo e alla tutela del pianeta. Un piano industriale in grado di unire gli obiettivi economici e finanziari con quelli etici, sociali ed ambientali è quello che più rappresenta la nostra visione. Ci impegniamo quotidianamente a valorizzare le persone e a ridurre al minimo l’impatto ambientale delle nostre attività, perseguendo obiettivi ambiziosi che confermano la nostra visione di un futuro sostenibile. I risultati raggiunti nel 2023 segnano solo l’inizio di un percorso che ci vede protagonisti, continueremo a fare impresa in un modo diverso, investendo in innovazione, efficienza e benessere".

Avete deciso di rafforzarvi ulteriormente anche grazie a macchinari ad hoc per certi tipi di settore e di mercato.

"Tra le novità tecnologiche spicca Roland 708 Evolution Elite. Inserita recentemente, rappresenta una soluzione unica nel suo genere in Europa per grado di complessità e affidabilità. Questo nuovo impianto, che nasce da un progetto customizzato con la tedesca Manroland è frutto di un investimento di oltre 4 milioni di euro, e consente di portare la qualità e l’accuratezza artigianali a un livello di lavorazione industriale per quanto riguarda tirature e velocità. In questo modo, Labanti e Nanni è in grado di rispondere a specifiche esigenze produttive offrendo confezioni estremamente curate, con particolari effetti cromatici e materici, differenziandosi in termini di alta qualità e puntando a prodotti sempre più nobilitati grazie a tecnologie ad alta produttività in grado di offrire un packaging attraente, ma realizzato secondo i più elevati standard industriali".

Il business plan per gli anni a venire invece cosa prospetta?

"Il business plan 2023-2025 prevede investimenti a sostegno di uno sviluppo che passa sempre più dalla transizione verso un’economia circolare che recupera e riutilizza gli scarti delle materie prime. In ottica industria 4.0, il plant di Labanti e Nanni dispone di impianti di ultima generazione in grado di incrementare la capacità produttiva fino al 30% garantendo i migliori standard qualitativi presenti oggi sul mercato internazionale".