Vavassori e Bolelli: doppia certezza per Volandri

Sicurezza / Nel caso di arrivo al punto decisivo gli azzurri possono contare su una coppia d'élite

Vavassori ha conquistato quest'anno il titolo del doppio misto agli US Open

Vavassori ha conquistato quest'anno il titolo del doppio misto agli US Open

Gli assenti dell'Italia sono diversi: su tutti Jannik SInner e Lorenzo Musetti. Singolaristi sostituiti da elementi altrettano validi come Matteo Berrettini, Flavio Cobolli e Matteo Arnaldi. Filippo Volandri, però, ha un'altra certezza in più: il doppio. Simone Bolelli e Andrea Vavassori, la coppia nata “per caso”, è diventata una delle più forti del mondo. Alle Olimpiadi di Parigi, 'Bole' e 'Wave' non sono riusciti a portare a casa una medaglia, ma i risultati di questo 2024 dei due doppisti sono una garanzia: qualora, nei tre tie contro Belgio, Brasile e Olanda, si dovesse arrivare al doppio decisivo, l'Italia partirebbe in vantaggio. Vavassori è numero 9 del ranking di specialità, Bolelli numero 12: non solo, Andrea arriva a Bologna dopo lo splendido trionfo nel doppio misto a New York in coppia con Sara Errani, che ha ulteriormente aumentato il bagaglio di fiducia del giocatore torinese. «Vincere a New York è stato speciale, un sogno che si avvera - le parole di Vavassori -. Essere in campo con Sara, una persona e una giocatrice fantastica, per me è stata un'emozione indescrivibile. L'ho ammirata per tutta la carriera e giocare con lei a Wimbledon, all'Olimpiade e ora aver vinto un torneo importante come lo US Open è stato fantastico». Dopo la parentesi del misto, si tornerà al doppio maschile in Coppa Davis: nel 2024, Bolelli e Vavassori hanno già raggiunto quattro finali a livello Atp, mostrandosi al mondo come una delle coppie meglio assortite e più forti del circuito. Due sono state le vittorie: prima a Buenos Aires, poi ad Halle. Le due sconfitte, invece, sono state molto amare, perché arrivate in altrettanti tornei dello Slam. La prima all'Australian Open, contro Bopanna ed Ebden, la seconda al Roland Garros, contro Arevalo e Pavic, gli stessi avversari che li avevano sconfitti nella semifinale degli Internazionali BNL d'Italia al Foro Italico. «Siamo amici anche fuori dal campo: ci troviamo bene e siamo entrambi italiani, giocare insieme è sembrata una buona idea - ha ammesso Bolelli -. La separazione con Fognini è stata obbligata perché lui, dopo l’infortunio, voleva ricostruirsi il ranking in singolare tralasciando il doppio. Io nel 2019 ho preso la decisione, dopo diversi infortuni, di concentrarmi solo sul doppio, abbandonando il singolare. Mi sono tolto delle belle soddisfazioni e me ne sto togliendo ancora. E voglio godermela». Diversa, invece, la parabola di Vavassori: «Io invece ho iniziato a fare risultati in doppio prima che in singolare - spiega -. Ma ora mi sto togliendo delle soddisfazioni anche in singolo. Certo, non sempre è facile coordinare le due specialità, ma penso che giocare il doppio aiuti tantissimo anche in singolare».