C’era una volta… il basket a Jesi! Oltre venti campionati di serie A, una miriade di giovani talenti d’oltre Oceano in cerca di gloria nel Belpaese – per tre di loro Mason Rocca, Anthony Maestranzi, Jeff Brooks anche il brivido della maglia azzurra – la canotta n 9 di Lupo Rossini, la 5 di Michele Maggioli appese al soffitto del Palatriccoli a perenne riconoscenza e doveroso riconoscimento nei confronti di due capitani coraggiosi, allenatori che hanno scritto pagine importanti nel basket continentale Luca Banchi e Andrea Capobianco. E, curiosità tra le mille curiosità, il ‘battesimo’ del Palatriccoli per un imberbe Danilo Gallinari in maglia Pavia poche settimane prima del trasferimento all’Olimpia Milano (le retine del palas portano ancora i segni delle sue triple), e un giovanissimo Nicolò Melli migliore in campo nella sconfitta (una delle tante, ebbene si) di Reggio Emilia contro la vecchia Sicc Bpa.
Storie di ieri (cambiano tempi modi e persone!) l’attualità racconta una storia diversa, una storia che ha origine ai tempi del covid, una storia di serie B. Meglio di niente purtroppo non in sintonia con storia, tradizione e aspettative della piazza. Finiti i tempi delle sponsorizzazioni ‘grandi firme’ – che nostalgia le ‘esternazioni’ del patron Alfiero Latini preventivamente concordate con l’amico Ninno presidente di Fabriano alla vigilia dei derby – e degli investimenti coraggiosi, non sempre premiati dai risultati del campo, della famiglia Fileni, il basket jesino si presenta ai nastri del campionato di serie B con l’obbiettivo di ripetere, o quanto meno avvicinare il più possibile, il risultato sportivo della passata stagione: un posto nei play off e un primo turno da giocare possibilmente a domicilio.
Dopo le rinunce, alcune volute altre ‘obbligate’, ai protagonisti dello scorso campionato Daniele Merletto, Tommaso Rossi, Lorenzo Varaschin, Edoardo Tiberti, Giulio Casagrande il gruppo si ricompatta intorno alle certezze delle ultime annate, l’enfant du pays e capitano Antonio Valentini, l’esperto Roberto Marulli fresco di matrimonio al terzo anno in maglia orange, il jolly di origini argentine Santiago Bruno: in pista di lancio il play Edoardo Di Emidio, le ali Marco Petrucci ex capitano e bandiera di Faenza, Dario Zucca, la coppia gaucho composta da Enzo Damian Cena e il centro Lautaro Berra tutti con consumata esperienza nel campionato cadetto.
"Abbiamo recuperato i chilogrammi e la fisicità che non avevamo l’anno scorso – avverte coach Marcello Ghizzinardi quinto anno sulla panchina jesina, con Daniele Ciaccafava titolare della General Contractor, terzo anno da sponsor, garanzia di continuità del basket jesino – stiamo lavorando per accelerare i tempi di inserimento dei nuovi nel nostro sistema di gioco. Serve tempo e a noi ne resta pochissimo, il campionato incalza partite da giocare ne avremo tantissime e tutte concentrate in pochi giorni. L’obbiettivo? Restare attaccati al treno delle prime, servirà un impresa, almeno sei squadre potrebbero fare un campionato a se".
Sei le amichevoli disputate finora con squadra di pari o inferiore categoria. Tutte perse, meno una. Ma si sa, per quello che conta il basket d’estate...
Gianni Angelucci