La sfida di Selenella: "Patate, carote, cipolle. La sostenibilità come comune denominatore"

Il presidente Massimo Cristiani: "Abbiamo intensificato gli sforzi anche rivedendo metodi e tempi di lavorazione, garantiamo ai consumatori prodotti sicuri, di qualità e di origine nazionale" .

La sfida di Selenella: "Patate, carote, cipolle. La sostenibilità come comune denominatore"

La sfida di Selenella: "Patate, carote, cipolle. La sostenibilità come comune denominatore"

di Marco Principini

Massimo Cristiani, presidente di Selenella-Consorzio Patata Italiana di Qualità, quali sfide state affrontando?

"Il 2024 è un anno di consolidamento del brand e dei valori che caratterizzano la filiera e distinguono Selenella sul mercato. Negli ultimi anni Selenella ha affrontato grandi sfide, come l’aumento dei costi di produzione – dal caro energia al costo del gasolio, dai concimi alle materie prime in generale – e ha intensificato gli sforzi produttivi estendendo le aree di produzione lungo la penisola italiana. Il Consorzio ha inoltre rivisto metodi e tempi di lavorazione in campo e a livello organizzativo".

Come procede la campagna in corso?

"Attualmente è in corso la campagna di raccolta delle patate Novelle: iniziata ad aprile negli areali produttivi lungo la penisola italiana, sta procedendo con un andamento positivo sia in qualità che quantità. Le patate presentano ottime caratteristiche produttive e qualitative in tutte le zone di coltivazione (Sicilia, Sardegna, Lazio ed Emilia-Romagna). Accanto alla soddisfazione per i risultati produttivi si affianca quella in una campagna commerciale molto forte, che sta proseguendo sotto i migliori auspici, con prezzi elevati, una domanda in crescita e volumi di vendita buoni".

Parliamo anche della patata Classica.

"Le buone notizie sono anche sul fronte della patata Classica: i nostri produttori hanno confermato la pianificazione di tutte le superfici di coltivazione. Un dato significativo se si pensa al contesto generale caratterizzato da fenomeni di abbandono, a causa dello scarso rendimento di molte coltivazioni provocato dalle elevate temperature, dalla forte siccità e dai danni da insetti. Per arginare problematiche di questo tipo il Consorzio Patata Italiana di Qualità continua a investire in innovazione e tecnologia, creando le condizioni per un’agricoltura sana e proficua, proteggendo i raccolti e riducendo anche l’impatto sull’ambiente. La nostra patata Classica viene prodotta in Emilia-Romagna, Abruzzo e Veneto e, nonostante qualche bomba d’acqua in quest’ultima regione a maggio, siamo molto fiduciosi. Insieme ai nostri soci sosteniamo la filiera garantendo trasparenza, affidabilità e qualità per dare valore e certezze economiche al territorio".

Qual è il rapporto del Consorzio con la Gdo?

"È un rapporto ben consolidato, di stima e reciproca soddisfazione. Grazie alla fiducia che abbiamo saputo conquistare con la patata Selenella, abbiamo potuto inserire nella grande distribuzione organizzata anche altre referenze contraddistinte dallo stesso marchio. Mi riferisco in particolare a carote e cipolle firmate Selenella, che piacciono al consumatore e stanno registrando quote di mercato crescenti".

Carote e cipolle Selenella: come risponde il mercato?

"Il nostro impegno è volto a un miglioramento continuo, da qui l’incremento delle referenze proposte. La nostra cipolla ha le tempistiche della patata Classica, e proprio ora stiamo iniziando la raccolta delle cipolle nel bolognese. La produzione di carote invece avviene tra Sicilia, Lazio, Abruzzo ed Emilia seguendo le stagionalità. In questo momento siamo in fase di raccolta in Emilia. Stiamo lavorando per confermare la leadership che il mercato ci riconosce e stiamo diventando un punto di riferimento anche per carote e cipolle. I consumatori pretendono prodotti sicuri, qualitativamente elevati e preferibilmente di origine nazionale, ed è quello che vogliamo garantire. Per Selenella qualità e sostenibilità delle produzioni sono i fattori su cui continuare a puntare".

Sostenibilità ambientale: come vi state muovendo?

"Portiamo attenzione al rispetto per l’ambiente e per l’ecosistema. Utilizziamo il metodo della produzione integrata e consigliamo ai nostri produttori un utilizzo razionale e oculato dell’acqua per ridurre gli sprechi. Adottiamo innovazioni all’avanguardia sia nelle tecniche agronomiche che nei nuovi sistemi di conservazione. Da ricordare che, per la patata Classica, Selenella ha ottenuto il rinnovo della prestigiosa certificazione EPD - Environmental Product Declaration".

Progetti futuri?

"Il 2024 ci sta vedendo impegnati nel consolidamento del brand e nella comunicazione dei nostri valori. Un obiettivo reso possibile dalla fiducia nel nostro progetto di aggregazione che mette al centro la filiera e crea valore per i nostri soci e per il territorio. Grazie agli investimenti fatti negli ultimi anni, Selenella rappresenta un insieme di valori che vanno dalla tutela del mondo produttivo, alla qualità delle produzioni, attestate dai numerosi disciplinari e dalle certificazioni più importanti per il settore. A tutela della qualità del prodotto, il nostro Consorzio ha scelto, fin dall’inizio, di garantire la filiera produttiva attraverso l’adozione di rigorosi sistemi di certificazione per le proprie produzioni: dalla rintracciabilità di filiera (UNI-EN ISO 22005) - con cui si identifica la patata dalla fase di raccolta - fino al confezionamento e alla certificazione di prodotto. Con quest’ultima si garantisce lo standard qualitativo secondo le stringenti specifiche di un disciplinare che prevede l’adozione di tecniche di produzione integrata volte alla tutela dell’ambiente e della salute, limitando al minimo l’utilizzo di fertilizzanti ed antiparassitari. I benefici derivanti dalle certificazioni investono tutta la filiera produttiva, compresi gli scarti generati dalla produzione della patata, inviati ad alcune aziende di trasformazione e a bio-digestori".