Il progetto ‘Da Chicco a Chicco’. Così Nespresso e Banco Alimentare riciclano le capsule esauste

L’iniziativa nata nel 2011 arriva in Emilia-Romagna: le materie prime vengono recuperate e diventano riso. La manager Silvia Totaro: "Grande partecipazione dalle istituzioni e dalle aziende della raccolta rifiuti".

Il progetto ‘Da Chicco a Chicco’. Così Nespresso e Banco Alimentare riciclano le capsule esauste

Il progetto ‘Da Chicco a Chicco’. Così Nespresso e Banco Alimentare riciclano le capsule esauste

Da un chicco di caffè a un chicco di riso per chi ne ha più bisogno, grazie al recupero delle materie prime che compongono le capsule. In occasione della Giornata Mondiale per l’ambiente 2024, celebrata il 5 giugno, Nespresso e Banco Alimentare dell’Emilia Romagna hanno portato insieme il progetto ‘Da Chicco a Chicco’ nella regione, la quinta dopo Lombardia, Lazio, Piemonte e Puglia, proseguendo nell’impegno per il recupero e riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste. Una collaborazione che permetterà di raggiungere 200 organizzazioni benefiche che assistono circa 22mila persone in difficoltà in tutta la regione attraverso un gesto semplice, come riciclare le capsule usate. ‘Da Chicco a Chicco’ nasce nel 2011 da un accordo siglato con Cial (Consorzio nazionale imballaggi alluminio), Utilitalia e Cic (Consorzio italiano compostatori) ed è il progetto di economia circolare con cui Nespresso dona una seconda vita alle capsule esauste.

Il progetto permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso e in isole ecologiche. In particolare, in Emilia-Romagna, i cittadini di tutte le province hanno a disposizione un totale di 37 punti di raccolta dove poter riportare le capsule dopo l’uso. Un dato cresciuto del 76% da gennaio 2023 nella regione e che consente sempre una maggior capillarità di smaltimento, per un totale di oltre 200 punti di raccolta i in più di 100 città.

L’impegno a generare un impatto sempre più positivo in regione si è tradotto in un coinvolgimento delle società di gestione presenti sul territorio. Tra queste Alea Ambiente Spa, con cui è stato appena siglato un accordo che introduce 11 nuove isole ecologiche nella provincia di Forlì e quelli con Hera e Iren Ambiente che lo scorso novembre hanno permesso di aggiungere 5 ulteriori isole tra Bologna, Ferrara, Modena, Rimini e Savignano sul Rubicone. Un totale di 16 nuovi inserimenti per lo smaltimento delle capsule che si aggiungono alle 9 Boutique Nespresso e alle ulteriori 12 isole ecologiche già attive.

"Siamo davvero felici di poter accogliere il Banco Alimentare dell’Emilia Romagna nel nostro progetto – spiega Silvia Totaro, Sustainability&She Manager di Nespresso –. La forte partecipazione delle aziende di gestione della raccolta e l’impegno della regione sui temi ambientali e di impatto sociale è un messaggio importante".