Garanzie per l’accesso al credito: "Imprese agricole e rischi produttivi. Essenziale il ruolo dei consorzi fidi"

Attivi da oltre 40 anni in Emilia-Romagna, offrono per le aziende quelle tutele richieste dalle banche. Rodeghiero, presidente di Asso112: "In regione forte rete con enti e istituzioni che stanziano molti fondi".

Garanzie per l’accesso al credito: "Imprese agricole e rischi produttivi. Essenziale il ruolo dei consorzi fidi"

Garanzie per l’accesso al credito: "Imprese agricole e rischi produttivi. Essenziale il ruolo dei consorzi fidi"

di Marco Principini

Dinamiche industriali e processi troppo incerti per poter accordare loro la fiducia che meriterebbero. Per le imprese agricole conquistare la fiducia degli istituti di credito è sempre più arduo, tanto che per sopperire alle garanzie richieste dalle banche sono nati appositi soggetti in grado di offrire quelle tutele che, altrimenti, le escluderebbero dall’accesso al credito. E oggi il ruolo degli Agrifidi è diventato determinante per garantire il futuro delle produzioni.

"Parlare di credito in agricoltura non è mai semplice, in quanto le peculiarità del settore differiscono sostanzialmente da tutte le altre e non per volontà delle imprese, ma per le variabili imponderabili ed indeterminabili esterne cui si devono sottostare i produttori agricoli, in primis quelle determinate dai cicli produttivi legati ai tempi della natura, e climatiche – conferma Alberto Rodeghiero, presidente di Asso112 e Confidi in rete Emilia Romagna –. Anche le variabili determinate da eventi e scelte politiche incidono profondamente sulla determinazione dei prezzi delle derrate alimentari, e di conseguenza sui redditi degli agricoltri".

Tutti questi fattori complicano però non poco i rapporti con il mondo bancario, perché "basa le proprie valutazioni per la concessione del credito su dati oggettivi verificabili da algoritmi che, almemo per il momento, non tengono in considerazione le variabili suddette". L’effetto è presto detto: non tutte le banche sono disponibili ad erogare i prestiti alle imprese agricole, ritenendolo troppo rischioso. "Molte aziende lamentano la difficoltà nell’ottenere finanziamenti per gli investimenti ma anche semplicemente per la liquidità necessaria per le anticipazioni dei costi colturali – va avanti Rodeghiero –. In questo contesto le aziende agricole della regione Emilia-Romagna sono meno svantaggiate di altre, in quanto da quasi quarant’anni sono stati costituiti confidi specializzati in agricoltura, Agrifidi, che affiancano con garanzie private le imprese nei rapporti con le banche, svolgendo un ruolo fondamentale affinché le stesse possano valutare positivamente le richieste di credito, superando le rigidità di sistemi basati sui freddi dati algoritmici". Il sistema ormai avviato e rodato in Emilia-Romagna non è, però, cosa scontata: sui circa 190 confidi presenti in italia sono pochissimi quelli che operano in agricoltura "e questo perché necessitano di competenze molto specifiche e specialistiche", puntualizza.

Ma c’è anche un altro fronte d’aiuto e sostegno alle imprese agricole in Emilia-Romagna- "L’altro fattore su cui possono contare le imprese agricole della nostra regione, sono le sinergie tra gli Agrifidi, l’assesorato regionale all’Agricoltura, la Camera di commercio della Romagna (Forlì-Cesena-Rimini) ed altri enti pubblici che stanziano risorse importanti per abbattere il costo denaro dei finanziamenti erogati dalle banche convenzionate con gli Agrifidi – spiega –. Un esempio virtuoso che si può sintetizzare in ,“Filiera del Credito” in cui tutti i vari componenti svolgono il proprio ruolo al fine di far beneficiare gli agricoltori di finanziamenti al minor costo possibile".