Cresce l’attenzione alla transizione ecologica, cui guardano con favore 8 italiani su 10. E anche i consumi registrano sempre più l’influenza delle spinte green. Rispetto a due anni fa, gli italiani aumentano gli acquisti di prodotti Made in Italy e a Km 0, riducono quelli di prodotti di marca ed etnici, attribuiscono crescente importanza a salubrità e naturalezza dei prodotti, alla riciclabilità delle loro confezioni, al basso impatto ambientale, alla provenienza da filiera locale, alla riscoperta dei sapori tradizionali.
È quanto emerge dal report ‘FragilItalia’, elaborato da area studi
Legacoop e Ipsos, con il supporto del Circular economy network-Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in base ai risultati di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione sul tema ‘Consumi e green’. L’analisi ha riguardato l’insieme dei prodotti, dall’abbigliamento al cibo.
A segnare gli incrementi percentuali maggiori rispetto alla precedente rilevazione sono gli acquisti di prodotti Made in Italy (+24 punti percentuali) e di prodotti a Km 0 (+11); seguono i prodotti light (+4). Il calo più forte riguarda gli acquisti di prodotti di marca (-54 punti). Per i prodotti bio, che segnano in numeri assoluti un netto incremento di vendite in Italia come in Europa, il sondaggio ha fatto registrare una contrazione del numero di acquirenti.