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Strategie per rivitalizzare il mercato immobiliare

Soluzioni / Parla Alberto Zanni: «Suggeriamo agevolazioni fiscali, semplificazione burocratica e anche l'estensione dei canoni concordati»

Le proposte di Confabitare intendono trovare soluzione alla questione

Le proposte di Confabitare intendono trovare soluzione alla questione

Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, ha consolidato la sua immagine come leader nel settore immobiliare grazie a un approccio strategico e proattivo che lo ha visto affrontare con successo le numerose sfide del mercato immobiliare negli ultimi decenni. La sua leadership, caratterizzata da un forte orientamento alla concretezza e all'innovazione, gli ha permesso di guidare l'associazione per oltre 15 anni, durante i quali ha promosso iniziative strategiche per affrontare problematiche complesse, anticipando al contempo le dinamiche future del settore. Zanni ha dimostrato un impegno costante nella rivitalizzazione del mercato delle locazioni in Italia, formulando proposte per risolvere le questioni critiche sia a livello nazionale che locale. La sua visione strategica ha dato vita a una serie di misure volte a sostenere i proprietari immobiliari, incentivare gli investimenti e creare un contesto più favorevole per le locazioni. Grazie alla sua guida, Confabitare è diventata un faro per i proprietari immobiliari e un punto di riferimento stabile per le istituzioni. Come pensa si possa rivitalizzare il mercato delle locazioni? «Il mercato della locazione in Italia presenta una serie di sfide significative che impattano sia i locatori che i locatari. Nonostante una domanda elevata, con oltre 700.000 richieste di locazione stimate nel 2023, si osserva una discrepanza notevole tra l'offerta disponibile e la domanda effettiva. Circa l'11% delle abitazioni nel Paese rimane inutilizzato o non concesso in locazione, creando un mercato degli affitti bloccato anziché saturo. Questa situazione, associata all'aumento dei prezzi degli ultimi due anni, ha causato un aumento dei canoni di locazione del +2,1% nel 2023. Confabitare propone diverse misure per stimolare il mercato delle locazioni: innanzitutto, suggeriamo agevolazioni fiscali per i proprietari che mettono in affitto i propri immobili a lungo termine, inclusi sgravi sull'IMU e detrazioni per ristrutturazioni. Un'altra proposta è semplificare le procedure burocratiche per i contratti di locazione, rendendo il processo più snello e attraente, inoltre, è cruciale introdurre fondi di garanzia pubblici per coprire eventuali morosità, diminuendo così il rischio per i proprietari. Infine, suggeriamo di estendere il regime dei canoni concordati anche ai locali commerciali, offrendo sconti sugli affitti e vantaggi fiscali in cambio di canoni ridotti». Quali tendenze sono emerse a livello nazionale e a Bologna, riguardo al mercato degli affitti? «A Bologna, l'Osservatorio Affitti ha rivelato una forte richiesta di alloggi da parte di studenti universitari e lavoratori temporanei, che ha causato un aumento dei prezzi. Circa il 42% degli affittuari sceglie questa opzione a causa di insufficienza di risorse per acquistare una casa. Inoltre, le fasce più vulnerabili continuano a trovare difficoltà nell'accesso a immobili a prezzi accessibili. Per questo motivo abbiamo introdotto una serie di iniziative che mirano a rendere il mercato degli affitti più accessibile e dialoghiamo con le istituzioni per ottenere contratti che tutelino le parti». Con l'attuale dibattito sull'overtourism e gli affitti brevi, qual è la posizione di Confabitare? «Siamo entusiasti di partecipare al tavolo di lavoro ministeriale, poiché la questione centrale riguarda il diritto alla proprietà privata, un principio sancito e protetto dalla Costituzione italiana. Riconosciamo che l'introduzione del Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi possa rappresentare un passo avanti verso una maggiore trasparenza e una più rigorosa regolamentazione del settore. Tuttavia, è essenziale bilanciare questa misura con il bisogno di proteggere i diritti dei proprietari immobiliari, evitando che siano eccessivamente penalizzati per il fenomeno dell'overtourism. In città come Bologna, il turismo ha indubbiamente portato una nuova linfa economica, contribuendo al rilancio di diversi settori. Tuttavia, questo ha anche esercitato una crescente pressione sul mercato immobiliare, rendendo più difficile l'accesso agli alloggi per famiglie, lavoratori e studenti. I proprietari che affittano i loro immobili a turisti tramite piattaforme come B&B sono spesso indicati come la causa principale di queste difficoltà, tuttavia, la vera responsabilità ricade in gran parte sull'amministrazione comunale, che dovrebbe intervenire in modo più deciso per affrontare la carenza di alloggi». Il Decreto Salva Casa porterà benefici effettivi? «Il Decreto Salva Casa si focalizza su interventi minori come soppalchi e verande, correggendo piccole irregolarità burocratiche anziché gravi abusi edilizi. Per i proprietari, il decreto offre vantaggi significativi: consente di regolarizzare facilmente piccole modifiche agli immobili senza affrontare complessi processi burocratici, facilitando così le compravendite e incrementando il valore delle proprietà. Si prevede che possa riguardare quasi l'80% del patrimonio immobiliare italiano, avviando molte transazioni e avendo un effetto positivo sul mercato e sull'economia. Questo decreto rappresenta una prima misura importante e Confabitare è soddisfatta di partecipare agli incontri con il Ministro». Quali sono le priorità future da affrontare per tutelare la proprietà immobiliare? «È fondamentale migliorare le tutele legali per i proprietari, specialmente per quanto riguarda morosità e danni agli immobili. È inoltre cruciale aumentare l'offerta di alloggi per le fasce più deboli e semplificare le normative burocratiche relative alla gestione e alla compravendita degli immobili. Dovremo metterci al passo delle normative europee promuovendo la sostenibilità e l'efficienza energetica, incentivando interventi di riqualificazione e l'uso di energie rinnovabili, ma non a discapito delle specificità del patrimonio immobiliare italiano. La digitalizzazione e l'innovazione sono altrettanto importanti per semplificare la gestione degli immobili. Confabitare è pronta a collaborare con le istituzioni e altri attori del settore per affrontare queste sfide e mantenere un mercato immobiliare sano e dinamico».