Per gli "Affitti Brevi" nel centro di Napoli ai turisti serviranno molti più permessi

Questione / Proviamo a capire come poter risolvere un fenomeno che adesso rischia di sfuggire di mano

L'Avv. Luigi Grillo, presidente  di Confabitare Napoli

L'Avv. Luigi Grillo, presidente di Confabitare Napoli

La proliferazione di strutture di ricezione turistica adibite ad affitti brevi sta sempre più assumendo i connotati di un fenomeno che rischia di sfuggire di mano. Nel centro storico UNESCO di Napoli per gli "affitti brevi" delle case ai turisti - quelli inferiori a 30 giorni - potrebbero servire più permessi. L'idea del Comune di Napoli è di una "sospensione temporanea delle comunicazioni al Suap per gli affitti brevi nell'area del centro storico UNESCO, nelle more dell'approvazione del Piano Urbanistico definitivo": lo ha anticipato il vicesindaco Laura Lieto in commissione Urbanistica. «La grande questione da affrontare - ha detto il vicesindaco e assessore con delega al ramo - sarà quella degli affitti brevi e delle attività extra-alberghiere, cercando il giusto equilibrio tra tutela dei residenti e dei cittadini napoletani che vogliono vivere lo sviluppo turistico, cercando gli strumenti tecnici e normativi per governare questo fenomeno, che è di portata internazionale». Questo è il piano dell'amministrazione guidata dal Sindaco Gaetano Manfredi. Il presidente della commissione Urbanistica, Massimo Pepe ha, altresì, sottolineato «l'importanza di bilanciare le fondamentali esigenze di regolazione e la tutela di quelle economie che sono nate grazie allo sviluppo turistico». Il forte auspicio di Confabitare Napoli è che il Piano Urbanistico Definitivo sappia contemperare gli interessi di sviluppo turistico della città partenopea e dei cittadini residenti nel centro storico napoletano, preservando il loro legittimo diritto di abitazione. Avv. Luigi Grillo Presidente di Confabitare Napoli