Palazzo Massari, apertura del museo nel 2026 Ospiterà anche le opere del “periodo Farina”

Ampliamento / Nei nuovi spazi espositivi anche le opere di Man Ray, Rauschenberg, Rotella, Schifano e le produzioni del Centro VideoArte

Alcuni rendering del progetto inerente a Palazzo Massari

Alcuni rendering del progetto inerente a Palazzo Massari

Nel 2012 Ferrara fu profondamente ferita dal terremoto che allora colpì l’Emilia. A pagarne il prezzo, purtroppo, furono anche molti gli edifici storici della città estense. In questi anni, musei e spazi espositivi hanno visto chiusure dovute alla realizzazione dei cantieri post-sisma e di rifunzionalizzazione dei percorsi. Museo Schifanoia e Palazzo dei Diamanti sono stati riaperti e per il prossimo futuro proseguono i lavori a Palazzo Prosperi Sacrati e, poco più in là, al Complesso Massari la cui riapertura è prevista per metà 2026 (il cantiere chiude a fine 2025), al termine dell’allestimento del nuovo percorso museale di circa 10.000 metri quadri. Lo spazio presenterà al pubblico le ricche collezioni civiche delle Gallerie d’arte moderna e contemporanea, articolate in tre grandi raccolte: il Museo dell’Ottocento, che riunisce dipinti e sculture di autori ferraresi tra romanticismo e simbolismo, annoverando personalità quali Gaetano Previati e Giuseppe Mentessi; il Museo Giovanni Boldini, la più vasta e importante collezione pubblica dedicata a uno dei massimi interpreti internazionali del ritratto della Belle Époque; il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”, che oltre all’estesa raccolta di opere del grande artista ferrarese conserva nuclei di Roberto Melli, Mario Sironi, Achille Funi e altri maestri del Novecento. Inoltre, l’ampliamento degli spazi espositivi consentirà di completare il percorso con opere e materiali del secondo Novecento, recentemente donati al museo, restaurati o comunque mai esposti, quali le testimonianze della stagione espositiva attivata, tra gli anni Sessanta e Novanta, dalla direzione Farina delle Gallerie, che spaziano da Man Ray a Robert Rauschenberg, da Mimmo Rotella a Mario Schifano, o le produzioni del Centro VideoArte degli anni Settanta-Ottanta a cui partecipano pionieri delle arti elettroniche e performative. Il nuovo percorso museale, totalmente accessibile, si svilupperà attraverso i due palazzi (Bevilacqua Massari e Cavalieri di Malta), collegati tra loro anche mediante l’inserimento di nuove scale, ascensori e una nuova passerella interna sospesa. Oltre alla riqualificazione interna di Palazzo Massari, ci saranno anche interventi di riconnessione al parco, che tornerà ad essere in piena continuità con l’edificio grazie alla creazione di 3 ampi varchi con cancellate. L’intervento di Palazzo Massari, come quello di Prosperi-Sacrati, si inserisce in un contesto di completo recupero e rilancio dell’intero quadrante storico cittadino, avviato con il restauro e la riqualificazione di Palazzo dei Diamanti, per poi proseguire con lo Spazio Antonioni, inaugurato a giugno 2024 negli spazi che storicamente hanno ospitato il PAC, ovvero il Padiglione d’Arte Contemporanea. Nel medesimo contesto il sistema museale civico si fonde con l’università, considerando che qui sono ricompresi anche palazzo Turchi di Bagno e l’orto botanico.