La telefonata di Zanni a Camilla: Non una stanza, ma un alloggio a prezzo calmierato

Arriva il lieto fine per la storia che ha commosso l’Italia intera, con protagonista Camilla Di Pace e il suo fidato cane guida

Alberto Zanni, Presidente Nazionale di Confabitare

La storia di Camilla Di Pace ha commosso l'Italia intera quando si è vista negare il rinnovo della stanza in affitto per l’arrivo del suo cane guida e poi le porte in faccia quando ne ha cercata un’altra. La solidarietà degli associati di Confabitare - Associazione proprietari Immobiliari - è stata immediata, con numerose offerte di aiuto da parte degli associati per trovare un alloggio adeguato a lei e al suo labrador. È stato il presidente Nazionale di Confabitare, Alberto Zanni, a fare la differenza, con una telefonata diretta alla ragazza per esprimerle tutta la solidarietà degli associati e capire le sue esigenze: “Appena si è diffusa la notizia di Camilla tanti associati si sono messi in contatto coi nostri uffici per offrire i propri alloggi, l’ho chiamata subito per rassicurarla sul fatto che Confabitare le troverà non una stanza, ma un alloggio a un prezzo calmierato, con la certezza di poter contare sull'appoggio e la vicinanza dell'associazione, non solo a Bologna”, commenta Alberto Zanni. Quando la ragazza ha parlato a Zanni della possibilità di un trasferimento a Padova, per motivi di studio, il presidente nazionale di Confabitare le ha assicurato che l’associazione sarà pronta a offrire il suo aiuto anche a Padova, attraverso la sede locale dell’associazione, garantendo, anche in questo caso, un appartamento adeguato alle esigenze sue e del suo cane guida e un affitto calmierato. Il presidente Nazionale di Confabitare e Camilla si incontreranno presto: “Ci siamo salutati con la promessa di un incontro nei prossimi giorni - commenta Alberto Zanni - abbiamo diverse opzioni di alloggio e siamo in attesa di sapere in quale città Camilla deciderà di vivere. La difficoltà che Camilla sta affrontando è assolutamente inaccettabile, e Confabitare vuole essere al suo fianco per sostenere la sua lotta legittima. Confabitare è attenta alla vita delle persone e alla vita nel condominio, come dimostrato dal nostro impegno nei confronti di Emo Gruppioni che ha ottenuto l’ascensore. Inoltre, la legge è chiara: il cane guida è un animale che aiuta le persone non vedenti ad orientarsi nella vita, sia all'interno che all'esterno degli edifici. Pertanto, è assurdo negare il diritto a una persona di possedere un animale che le permette di vivere in modo più autonomo e sereno. Inoltre, il labrador, la razza di cane guida di Camilla, è nota per la sua socievolezza e adattabilità alla vita domestica” - Zanni sottolinea -. “La legge di riforma del condominio del 2012 prevede che non si possa vietare ai condomini il possesso di animali domestici, a meno che questi non rechino un disturbo incredibile”. I cani guida rappresentano un aiuto fondamentale per le persone non vedenti, sia all'esterno che all'interno della casa, fornendo alle persone un senso di sicurezza e di indipendenza, aumentando la loro qualità di vita e di conseguenza la loro autostima. “Sono addestrati - aggiunge Zanni - per evitare gli ostacoli durante la camminata e la navigazione in ambienti pubblici, ma non tutti sanno che sono addestrati per essere silenziosi e non disturbare all’interno dell'ambiente domestico, possono anche aiutare il proprietario a trovare oggetti come il telecomando della TV, la borsa, le chiavi e possono essere educati anche a riconoscere e segnalare eventuali pericoli, come ad esempio un incendio o una perdita di gas”. La legge 18/1989 riconosce il diritto delle persone non vedenti di utilizzare i cani guida per gli spostamenti quotidiani e garantisce loro la libera circolazione con gli animali. “I cani guida sono ammessi in alberghi, ristoranti e negozi, quindi perché dovrebbero essere esclusi dagli appartamenti? - aggiunge Zanni - . Voglio incontrare personalmente Camilla per offrirle il nostro sostegno gratuito e per aiutarla a trovare un appartamento adeguato alle sue esigenze dove possa vivere con il suo cane guida. Non una cameretta, ma un alloggio che rispetti i suoi diritti e le sue necessità. Riteniamo che il diritto alla casa sia un diritto fondamentale per tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione fisica. Siamo solidali con Camilla e tutti coloro che si trovano nella sua stessa situazione: è inconcepibile che una città come Bologna, nota per la sua accoglienza e apertura al sociale, possa escludere le persone solo a causa del loro animale guida”. La Costituzione italiana prevede la tutela dei diritti della persona e del principio di uguaglianza, e la Legge 104/92 garantisce la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Confabitare si impegna in un’opera di sensibilizzazione sui diritti delle persone con disabilità visiva e dei loro animali guida, al fine di garantire una maggiore inclusione e uguaglianza per tutti.