Nei giorni scorsi, alla presenza di Alessandro Santoni, Sindaco di San Benedetto Val di Sambro e di Riccardo Fioravanti, Responsabile Nazionale Cohousing di Confabitare, presso i locali della Discoteca Rendez-Vous nel Comune di San Benedetto Val di Sambro, si sono radunati i proprietari e residenti del condominio Belvedere, allo scopo di fare partire un importante nuovo progetto di riqualificazione abitativa e rigenerazione sociale attraverso il modello del “cohousing”. Fioravanti ha illustrato nel progetto gli spazi comuni che potranno essere creati: una cucina e una sala da pranzo collettiva, una sala tv, un salone per le feste da usare anche per conferenze, corsi e altri eventi in cui aprire la porta anche a persone esterne, una ludoteca che funga da mini asilo per i bambini residenti, una piccola palestra, un laboratorio per il bricolage, per piccole riparazioni e per l’hobby del fai-da-te, una lavanderia, un giardino e un orto condiviso, una comunità solare per autoprodurre la propria energia elettrica. Ma oltre all’aspetto fondamentale della socializzazione, il progetto offre anche la possibilità di incrementare un’economia di montagna, sfruttando alcuni punti forti del condominio: parliamo di un albergo/B&B diffuso sfruttando le diverse camere e gli appartamenti sfitti esistenti, oppure di creare un Home Restaurant con le massaie residenti che a rotazione gestiranno la cucina. Entrambi i progetti adattissimi in un luogo a pochi passi dalla Via degli Dei, uno dei sentieri turistici più gettonati d’Italia con oltre 22.000 presenze nel 2023. Un’altra opportunità per il “Belvedere” è quella di dedicare una sezione del complesso a un cohousing senior con la creazione di tutta una serie di servizi per gli anziani, molti dei quali possono essere svolti proprio da alcuni residenti. Stessa cosa per i bambini; la realizzazione di una piccola ludoteca per creare un mini asilo può ben coesistere proprio con la presenza di una parte di popolazione anziana che può quindi trovare la sua giusta collocazione come “nonni di condominio”. E poi c’è la stessa discoteca dove si è svolta questo incontro che ben si presta come spazio di socializzazione, conferenze, eventi, progetti, in cui non solo coinvolgere la creatività e le esigenze dei residenti, ma anche come catalizzatore e laboratorio di iniziative della zona. Da un semplice agglomerato urbano, il Belvedere può trasformarsi in uno splendido residence di montagna, con una comunità unita e creativa, un luogo dove si sviluppano progetti collettivi che siano d’esempio al territorio. E proprio per questo, mossi dall’entusiasmo per questa nuova iniziativa, i partecipanti all’incontro, allo scopo di favorire la conoscenza tra loro e di cercare di coinvolgere altri condomini, hanno deciso di organizzare la “Prima Festa del Cohousing Belvedere” per iniziare a creare insieme qualcosa di più grande che da soli non si sarebbe mai in grado di costruire. Certo, la strada da compiere non è breve, né facile, ma come dice il saggio, “un grande cammino inizia sempre con un unico passo deciso”, e il popolo del Belvedere quel passo lo ha fatto.
ServiziCohousing Belvedere: la nuova riqualificazione abitativa al via a San Benedetto