Central Bosc, nuovo polmone verde Un grande parco alle porte della città

Intervento / Sorgerà in via Caldirolo e coprirà una superficie di 55mila metri quadri

Dove sorgerà la nuova area del maxi parco

Dove sorgerà la nuova area del maxi parco

In via Caldirolo sorgerà il nuovo grande parco cittadino, con una superficie di 5,5 ettari e sarà uno spazio votato alla socialità e all’ambiente. Si tratta di un intervento di rigenerazione urbana che cuba un finanziamento di più di 1,3 milioni di euro, la maggior parte dei quali regionali. «Parliamo di un intervento storico: riusciremo a mettere a dimora circa 3.500 alberi donando ai residenti un’area verde, funzionale e innovativa. La maggior parte - spiega il vicesindaco Alessandro Balboni - sarà destinata a parco e rivolta alla cittadinanza, con l’installazione di attrezzature per il gioco e lo spazio fitness pensato l’attività fisica outdoor, insieme a tavoli e panchine per permettere ai ferraresi di goderselo appieno, un impianto frutticolo e un orto condiviso. Sarà presente anche una vera e propria aula all’aperto accanto al frutteto didattico, uno strumento per eventuali lezioni nel verde, con lo scopo di avvicinare i giovani alla bellezza della natura e del nostro territorio». La densa forestazione e la protezione della fauna autoctona si combinano con soluzioni NBS (Nature-Based Solutions) come un nuovo stagno di circa 500 metri volto a salvaguardare le numerose specie di microfauna selvatica. Ciò contribuirà inoltre a migliorare la qualità dell'aria, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e ridurre l’inquinamento, il parco è studiato per attenuare gli effetti delle cosiddette bombe d’acqua grazie al bacino idrico presente al centro del parco. «Il nostro progetto si inserisce in un contesto di rigenerazione urbana mirata: la ricongiunzione di due quartieri attraverso sentieri pedonali e ciclabili tra via Frutteti e via del Melo, per congiungersi infine al sottomura. Inoltre è stato studiato per essere un bacino di raccolta per le precipitazioni intense in modo da mitigare gli allagamenti dovuti alle cosiddette bombe d’acqua: il sistema comprende fitte aree alberate che favoriscono la permeabilità del suolo unite a un sistema di superficiali depressioni del terreno che servono a raccogliere e convogliare le acque piovane, per arrivare al laghetto centrale - conclude Balboni - che fungerà da bacino idrico di raccolta».Il parco sarà anche “smart”, intelligente: l'infrastruttura verde e blu si sposerà con l'infrastruttura digitale, i dati ambientali verranno raccolti e condivisi con la comunità, i cittadini, gli studiosi e con gli enti di competenza. Nello specifico, verranno installate sei centraline Tree-Talker – per misurare i parametri delle piante e una serie di elementi di corredo ambientali e microclimatici. come la temperatura e l’umidità dell’aria –, due centraline low-cost Stima RMAP e una centralina Lab Service Analytica, per rilevare polveri sottili e altri utili parametri per monitorare la qualità dell’aria.