Mentre noi cittadini,almeno quelli più consapevoli, cercano di risparmiare acqua, in giro per la città' per fare i cappotti termici alle case col bonus governativo si sprecano litri e litri. Avvisata Hera e la polizia ,ci viene risposto che se i lavori comportano quella procedura, nulla da fare. Ma, come sta avvenendo per l'agricoltura, una soluzione bisognerà attivarla! Loro si' e noi razionati? Carlo Nadalini
Risponde Beppe Boni
Sono tempi duri a causa della scarsità di acqua, abbiamo avuto il maggio più caldo degli ultimi 70 anni, il Po è in secca a livelli di allarme rosso, l'agricoltura ha sete. Tutto vero. Se fermiamo però i cantieri del Bonus casa allora per par condicio dovremmo bloccare anche le nuove costruzioni e forse anche rallentare l'attività delle aziende che producono beni non primari. E' uno scenario difficile da attuare perchè metterebbe in ginocchio ulteriormente l'economia che già soffre a causa delle conseguenze della guerra alle porte dell'Europa. Ciò non toglie che è necessario attuare una strategia, se non proprio un piano specifico, per sprecare meno acqua possibile senza fermare l'Italia. In alcune zone, soprattutto in Lombardia, stanno già per scattare ordinanze e divieti a macchia di leopardo per evitare sprechi. Probabilmente se le cose non cambiano (siamo a -60% di acqua piovana caduta) i provvedimenti di razionamento si estenderanno ovunque e in modo diffuso per non penalizzare solo pochi ambiti. Oltre a Lombardia e Piemonte, pure Veneto ed Emilia-Romagna si vedono costrette a dichiarare lo stato di emergenza anche se la situazione per ora è ancora abbastanza sotto controllo soprattutto per quanto riguarda l'acqua potabile per uso domestico. E dove non arrivano le ordinanze deve arrivare il buonsenso dei cittadini. Evitate, per ora, inutili sprechi di acqua. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net