Vorrei segnalare alcuni aspetti del provvedimento relativo all’art. 119 del c.d. Ecobonus che trovo penalizzanti per una larga parte della popolazione italiana. Comma 1 punto b; si contemplano solo i condomini con riscaldamento centralizzato ai quali si offre l’opportunità di acquistare una caldaia a condensazione. Tutti coloro che abitano in un condominio con riscaldamento individuale sono praticamente esclusi dalla possibilità di fruire di queste detrazioni. Comma 1 punto c; si prendono in considerazione solo gli edifici unifamiliari, escludendo quindi le bifamiliari e le villette a schiera. Viene prevista solo la possibilità di orientarsi verso la pompa di calore o in alternativa verso impianti ibridi. L’impianto con la sola pompa di calore, sulla base delle schede tecniche reperibili nel web, non è utilizzabile nelle aree geografiche dove la temperatura invernale scende al di sotto di 4 gradi. In sostanza in tutte le Regioni italiane a nord del Lazio. Per funzionare richiede necessariamente l’ausilio dei pannelli fotovoltaici e una maggior potenza di Kilowatt. I sistemi ibridi sono complessi e costosi. Inoltre, trovo incomprensibile che chi avesse intenzione di sostituire gli infissi, o di apportare altre migliorie in termini di minor consumo energetico, sia estromesso dall’Ecobonus. Sarei curioso di verificare quale percentuale di cittadini utilizzerà effettivamente queste opportunità rispetto a coloro che avrebbero optato per soluzioni di risparmio energetico alternative.
Paolo Ruggeri