Sugli sci tra i boschi, la magia del fondo

Piane di Mocogno e Boscoreale, si diffonde sempre più uno sport adatto ad adulti e bambini: "Sollecita tutta la muscolatura"

Sugli sci tra i boschi, la magia del fondo

Sugli sci tra i boschi, la magia del fondo

"Il parcheggio così pieno non si vedeva da un bel pezzo. Ci saranno state circa tremila persone che per le Piane sono una gran bella soddisfazione". A gioire per il primo weekend del 2024 con gli alberi imbiancati alle Piane di Mocogno è Giorgio Meiattini, portavoce del Centro Sci Fondo, uno dei tre centri nazionali riconosciuti dalla Federazione italiana degli sport invernali (Fisi), l’unico in Appennino. "Le temperature che si sono abbassate ci hanno permesso anche di allestire le piste con la neve programmata per poter utilizzare 1 chilometro e mezzo di pista da fondo. Una pista larga dai 6 agli 8 metri – continua Meiattini – battuta a due binari: uno per lo sci alternato e l’altro per lo skating. In questo modo la nostra pista è adatta a tutte le tipologie di sciate". E anche a tutte le età. Alle Piane si possono incontrare persone dai 4 ai 70 anni, dai principianti agli appassionati di sci, fino agli atleti della Nazionale che scelgono la località dell’Appennino modenese per allenarsi in vista di qualche gara. "Il campo scuola – spiega ancora il portavoce – è l’ideale per chi vuole imparare, per questo sono a disposizione sette maestri che in questi giorni, grazie all’afflusso di turisti, sono stati sempre impegnati". Il contesto è l’ideale per i turisti che abbandonano la città per trovare un po’ di quiete, grazie anche a un ampio parcheggio, agli spogliatoi dove si può fare anche la doccia al termine della sciata. E, perché no, anche a chi vuole mangiare crescentine o polenta al ragù e ai formaggi immerso nei boschi e nel verde, alla Baita del Duca situata sull’omonima pista da sci. Il fondo è una disciplina che piace a un numero sempre maggiore di persone. Lo può testimoniare anche il direttore della Scuola Italiana Sci Fondo Boscoreale a Frassinoro, Andrea Tazzioli. "Quest’anno siamo partiti a singhiozzo: per la festa dell’Immacolata siamo stati aperti ma poi lo scirocco non ci ha permesso di mantenere le piste innevate. Adesso siamo fermi ma contiamo di partire appena le temperature scenderanno". Ad attendere gli sciatori di fondo, dalla nostra città, ma anche dalla Toscana e dalla provincia di Reggio Emilia, vista la collocazione del centro fondo di Boscoreale, sei maestri di sci e negozi per il noleggio delle attrezzature. Il tutto in un contesto quasi ‘magico’ con una quarantina di chilometri di piste di ogni livello di difficoltà. "La prima parte è pianeggiante ed è quella consigliata per chi mette gli sci per la prima volta o non ha ancora dimestichezza – spiega Tazzioli –. Poi abbiamo altri anelli, quello di più lungo di 12 chilometri. Qui si può davvero sciare in tutta tranquillità, in mezzo al bosco, senza la ressa che si trova invece sulle piste di sci d’alpinismo".

E chi vuole può cimentarsi in percorsi anche più impegnativi, tenendo conto che si può partire da quota 1.400 e arrivare fino al Passo Giovarello in Garfagnana a 1.600 metri d’altezza. "Lo sci di fondo è davvero uno degli sport più completi – aggiunge il direttore di Boscoreale – perché i movimenti richiesti sollecitano tutta la muscolatura del corpo".

r.p.