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Sci, assicurazione e regole: il vademecum

Velocità adeguata alle proprie abilità e attenzione ai sorpassi. Inoltre è sconsigliato fermarsi sulle piste, se non per assoluta necessità

Sci, assicurazione e regole:  il vademecum

Sci, assicurazione e regole: il vademecum

La sicurezza sulle piste da sci non è un optional, ma una condizione necessaria per garantire la praticabilità dei percorsi. La garanzia al cento per cento di zero incidenti ovviamente non può essere prevista perchè è legata anche ai comportamenti degli sciatori, talvolta sconsiderati e pericolosi. La sicurezza in ogni caso dipende in gran parte dalle attrezzature di protezione che l’organizzazione degli impianti mette in campo. Il Consorzio del Monte Cimone negli ultimi anni ha investito mediamente 40-50 mila euro in attrezzature di sicurezza. Ormai su tutte le piste sono presenti ai bordi centinaia di metri di reti, alcune fisse altre mobili a seconda delle esigenze, paletti, materassini di protezione (circa 200) che avvolgono le strutture fisse come gli impianti di innevamento artificiale, siano essi aste stabili o cannoni mobili. Le reti evitano anche insidiose uscite di pista nei punti più scomodi. Ma ciò che spesso provoca incidenti sono i comportanenti scorretti. Sulle piste di Cimoncino di Fanano, Polle di Riolunato e Passo del Lupo a Sestola è attivo il nucleo di carabinieri sciatori che si occupa dei soccorsi ma anche del controllo dei comportamenti in pista. Ci sono regole da osservare e chi sgarra può venire fermato e multato come sulla strada. Ogni sciatore, inoltre, deve essere munito di assicurazione obbligatoria prima di accedere agli impianti. Costa 3 euro al giorno se aggiunta allo ski pass oppure si può utilizzare come copertura la polizza - famiglia molto diffusa e che può intervenire per danni a terzi. L’Amsi, Associazione Maestri Sci Italiani, ha tra i suoi obiettivi quello di aumentare la consapevolezza di chi scia e proprio per aumentare la sicurezza in pista ha elaborato un vademecum con le 12 regole di condotta sulle piste da sci tese alla prudenza e al rispetto altrui.

Eccole. Uno: Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo le altre persone o provocare danno. Due: Tenere velocità e comportamento adeguati alla propria capacità e alle condizioni della pista. Tre: Lo sciatore a monte deve tenere una direzione che eviti il rischio di collisione con lo sciatore a valle. Quattro: Prestare attenzione alle traiettorie degli altri discesisti. Cinque:Il sorpasso può essere effettuato a monte o a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato. Sei: È bene non curvare sul bordo della pista per lasciare spazio ad un eventuale sorpasso. Sette: Chi si immette su una pista deve prima controllare la percorribilità a monte e a valle. Otto: evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste. Nove: Lo sciatore che risale (o scende) a piedi la pista deve procedere ai bordi di essa. Dieci: Rispettare la segnaletica. Undici: Chiunque deve prestare soccorso in caso di incidente. Dodici: Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a fornire le proprie generalità. Queste regole sono fondamentali se teniamo presente che nella scorsa stagione gli incidenti sugli sci in tutta Italia sono aumentati del 49%. E il 12% dei sinistri è attribuito agli scontri fra sciatori, mentre il 40% riguarda distrazioni o comportamenti scorretti durante la discesa.Quindi la prudenza non è mai troppa. La maggior parte dei soccorsi sul Cimone (a volte anche svariate decine nei weekend più affollati) sono effettuati dai carabinieri sciatori, buona parte dei quali sono abilitati agli interventi sanitari nell’immediatezza degli incidenti. Nel comprensorio, a Passo del Lupo, è sempre attivo durante la stagione invernale un presidio sanitario con medico e infermiere e nell’area della sciovia Lamaccione è stato allestito uno spazio per l’atterraggio dei servizio soccorso degli elicotteri la cui base è a Pavullo.

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