Sagre, il Comune le supporta in ogni modo. La rinascita dalle ceneri della festa di Codrea

Tradizioni / Cultura e società si fondono in questi eventi che ogni anno riescono ad attrarre migliaia di persone, grazie anche all'aiuto dei volontari

 Il sindaco Alan Fabbri e il vicesindaco Nicola Lodi alla Sagra dell'Arrosticino di Codrea

Il sindaco Alan Fabbri e il vicesindaco Nicola Lodi alla Sagra dell'Arrosticino di Codrea

Da Casaglia e Pontelagoscuro a San Bartolomeo in Bosco, da Porotto a Gaibanella, da Viconovo a Montalbano e San Martino, passando per Malborghetto di Boara e Codrea. Sono numerosissime le sagre che in ogni mese dell’anno animano tutto il territorio, da nord a sud e da est a ovest. Ogni evento è molto sentito dalla propria comunità, trattandosi di vere feste popolari in grado di coinvolgere giovani e adulti, che creano coesione ma soprattutto fungono da veicolo di trasmissione delle tradizioni culturali e sociali di ogni frazione. Complessivamente su tutto il territorio comunale sono migliaia i volontari che con la loro operosità rendono un successo ogni iniziativa, che il Comune di Ferrara supporta in ogni modo. La maggiore testimonianza di questa vicinanza è Codrea, località in cui la Sagra dell’Arrosticino riesce ad attrarre ogni anno migliaia di persone. Festa che però per il 2023 ha rischiato di non tenersi, a causa di un drammatico incendio scoppiato a inizio anno, nella notte tra il 6 e il 7 gennaio, che ha distrutto le strutture e le attrezzature. Grazie alla determinazione del presidente della Sagra dell’Arrosticino Vincenzino Di Pietro e al contributo comunale di 30mila euro, la festa si è invece regolarmente tenuta. Come aveva annunciato il sindaco Alan Fabbri a primavera: «Abbiamo previsto uno stanziamento specifico, che andrà a copertura delle spese sostenute per il ripristino delle strutture e delle dotazioni danneggiate dal rogo». Una vicinanza rimarcata dal primo cittadino nella visita ai volontari della manifestazione avvenuta nella prima settimana di dicembre. «Per il tessuto sociale di un paese - ha ribadito Fabbri - la sagra è importante e necessaria perché coinvolge generazioni differenti, unite insieme per dare vita a un momento di condivisione e festa. Ringraziamo gli oltre cento volontari coinvolti, tra cui tanti giovani, per ciò che anche quest’anno sono riusciti a realizzare nonostante le difficoltà. Il fuoco non ha fermato la loro devozione nel dare impulso e vita a Codrea con la sua storica manifestazione». Grazie al contributo di Palazzo Municipale, si è potuto acquistare dei nuovi maxi-grill, una nuova affettatrice e altra attrezzatura indispensabile per svolgere le attività. I volontari, grazie al supporto anche materiale di alcune ditte del territorio, hanno invece eseguito i lavori di restauro, che hanno riguardato le cucine e i bagni, ma anche le coperture, dopo che la lamiera sovrastante e le travi erano state compromesse dall’incendio. «Grazie anche all’impegno del Comune - ha spiegato il presidente dell’associazione Vincenzino Di Pietro - siamo riusciti a realizzare anche quest’anno la storica sagra. Ringraziamo il sindaco e l’Amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata e per aver contribuito alla rinascita di questa manifestazione, appuntamento che tiene vivo e appassiona tutto il paese». Una dimostrazione collettiva di tenacia, che ha consentito di servire, dal 30 maggio al 4 giugno scorsi, decine di migliaia di arrosticini a oltre 5mila persone.