Come accogliere nel migliore dei modi il presidente della Repubblica? Una domanda che la maggior parte dei dirigenti scolastici non si sono mai dovuti porre, ma che, invece, è toccata in sorte a Giovanni Maria Ghidetti, preside del Saffi Alberti, quando, ormai mesi fa, ha scoperto che Sergio Mattarella in persona sarebbe arrivato nella sua scuola insieme a conduttori, artisti, sportivi e tanti altri ancora, pronti a festeggiare per la prima volta in Emilia-Romagna il suono della prima campanella.
Dirigente Ghidetti, come vi approcciate all’arrivo di Sergio Mattarella nel plesso di via Turati?
"Ammetto che nelle scorse settimane c’è stato un grande fermento, perché siamo tutti onoratissimi di essere stati scelti per ospitare l’evento di inizio anno scolastico alla presenza del nostro Presidente e ci siamo dati da fare affinché la scuola fosse al suo meglio".
Su cosa vi siete concentrati?
"Abbiamo fatto tanti lavori, in primis al campo sportivo dove è allestito il palco, poi anche sull’istituto in sé e per sé, ad esempio sostituendo le vecchie veneziane alle finestre con delle pellicole di ultima generazione capaci di schermare il sole senza occultare la vista sull’esterno. Abbiamo, inoltre, fatto realizzare un secondo bagno per disabili: un lavoro che avevamo in mente di fare da tempo e che ora abbiamo avuto occasione di ultimare. Sono tutti accorgimenti che rimarranno a rendere più funzionale e bella la scuola".
Il presidente Mattarella avrà modo di visitare il plesso approfonditaente?
"Starà con noi per circa mezz’ora prima dell’avvio delle trasmissioni e visiterà alcuni laboratori dei nostri tre indirizzi di studio".
Quali sono?
"Abbiamo ‘chimica e biotecnologie sanitarie’, ‘costruzioni, ambiente e territorio’, che poi sarebbe l’ex ‘geometri’ e, infine, ‘sistema moda’".
Nello specifico, cosa mostreranno i ragazzi al presidente?
"Abbiamo pensato delle dimostrazioni pratiche accattivanti che, nei pochi minuti che avremo a disposizione, possano ben mostrare al Presidente le nostre diverse vocazioni. Nel laboratorio di biologia i ragazzi metteranno in atto un esperimento, in quello di ‘costruzioni’ si terrà una simulazione di terremoto con la messa in atto di strategie per ridurne gli effetti distruttivi dal punto di vista dell’edilizia e poi, nel laboratorio di moda, faremo vedere come si dà vita a un abito, partendo dall’ideazione fino ad arrivare alla realizzazione concreta. I ragazzi, nei giorni scorsi, hanno trascorso tanto tempo qui a fare le prove perché tutto andasse per il meglio".
Alcuni dei vostri indirizzi di studio non sono molto diffusi sul territorio.
"Sì, ‘sistema moda’ è unico in Romagna, mentre ’Biotecnologie’ è il solo in provincia. Questo fa sì che confluiscano da noi anche studenti da diverse parti della Regione, interessati a seguire le nostre lezioni".
Crede sia anche per questo che è stata scelta la vostra scuola?
"Ammetto che non sappiamo cosa abbia spinto di preciso Mattarella a scegliere la nostra scuola: per certo voleva essere in Romagna, nelle terre alluvionate e dei suoi delegati, nei mesi scorsi, hanno visitato molti istituti diversi, tra i quali il nostro".
Forse sono stati gli spazi ampi a giocare a vostro favore?
"In parte sì, ma il campo sul quale è stato montato il palco è condiviso con il liceo scientifico e ragioneria. Penso, piuttosto, che il Presidente abbia posto lo sguardo su un istituto che potesse essere rappresentativo non solo della città, ma un po’ di tutta la Romagna e qui catalizziamo tanti studenti da città diverse. Credo abbiano giocato un ruolo i laboratori che, da noi, sono un’eccellenza".
Il vostro istituto, nei giorni scorsi, è già finito su Rai 1 in una breve anteprima della diretta di oggi.
"Sì, è andato a rotazione uno spot che includeva alcune riprese della scuola. Già quel piccolo spot è stato per noi una grande emozione e un onore".
Oltre agli ospiti del mondo dello sport e della cultura, saranno presenti anche delegazioni di studenti da tutta Italia. Siete pronti ad accoglierli?
"Certamente. Sono arrivati a Forlì già nei giorni scorsi: si tratta dei ragazzi di sei scuole di diverse parti della nazione, scelte dal ministero per esibirsi con diverse prove sul palco allestito al Saffi Alberti. È uno degli aspetti belli dell’iniziativa: è un evento che riuscirà a legare i ragazzi di tutta Italia".