Magnani: "Investimenti continui. Turisti anche da Marche e Lazio"

Il comprensorio del Cimone, presieduto da Luciano Magnani, conta 19 impianti di risalita che coprono 50 km di piste. La stagione sciistica ha finalmente preso il via, attirando sciatori provenienti da diverse regioni grazie ai prezzi più convenienti rispetto alle Alpi. Gli investimenti sulla sicurezza e sugli impianti di innevamento, insieme ai servizi per i più piccoli, hanno contribuito ad attrarre sempre più famiglie sulle piste del Cimone.

Magnani: "Investimenti continui. Turisti anche da Marche e Lazio"

Magnani: "Investimenti continui. Turisti anche da Marche e Lazio"

Il cuore di ogni stazione invernale sono gli impianti di risalita. Nel comprensorio del Cimone ce ne sono 19 e coprono tutti i cinquanta chilometri di piste innevate. I gestori si sono riuniti in un consorzio che è presieduto da Luciano Magnani, mentre Andrea Magnani è direttore della stazione Cimone. Dalla ‘Terrazza Cimone’ il presidente Luciano Magnani coordina il lavoro di 76 persone, ma a lui fanno riferimento anche tutti coloro che operano per il settore che da solo – tra servizi sulle piste, accoglienza negli alberghi, ristorazione e maestri di sci – impiega almeno un migliaio di persone. Una ‘macchina’ che rischia di andare in sofferenza quando la neve tarda ad arrivare, ma che con gli anni si è sempre più specializzata, adeguando gli impianti più vecchi, ammodernizzando i sistemi di innevamento, con un’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità.

Presidente, la stagione ha finalmente ingranato anche se ora si teme il previsto rialzo termico.

"Sì, a metà gennaio sono arrivati 40 centimetri di neve, a cui se ne sono aggiunti altri 20 circa e grazie alle temperature sotto lo zero dei giorni scorsi siamo riusciti anche ad attivare l’innevamento programmato. Ora si mantiene un’ottima sciabilità e il paesaggio attorno è a dir poco fiabesco".

E con la neve sono arrivati i primi sciatori.

"Oltre ai modenesi negli scorsi week-end sono saliti al Cimone prevalentemente pendolari dalla Romagna, dalla Toscana e dalle Marche. Grazie ad alcuni pacchetti turistici e ad alcune offerte abbiamo avuto anche sciatori dal Lazio. Questo dimostra che la voglia di sciare è tanta".

Come si spiega il motivo?

"I prezzi degli skipass sulle Alpi sono aumentati tanto anche quest’anno. A questo si devono aggiungere i rincari su benzina e gasolio e sui pedaggi autostradali. Sommandoli tutti si arriva a un conto finale davvero salato. È per questo che tantissimi scelgono località più vicine, come la nostra".

Ma voi cosa fate per attirare più persone sulle piste del Cimone?

"Prima di tutto abbiamo investito tanto sulla sicurezza e gli incidenti sulle piste calano anno dopo anno. Poi continuiamo a investire sugli impianti di innevamento e sui laghi per avere risorse idriche. Quest’anno poi abbiamo sostituito la seggiovia triposto del Lamaccione con una quadriposto che porta in vetta circa 800 persone in più all’ora. Stiamo anche aumentando i servizi per i più piccoli con i Baby Park del Cimoncino, del Lago della Ninfa e delle Polle perché vogliamo rivolgerci sempre di più alle famiglie.

Da anni, invece, siamo un punto di riferimento per le scuole di sci di altre regioni che scelgono di organizzare le ‘settimane bianche’ con i ragazzi nel nostro comprensorio".

p.t.