Luca Argentero: "La solidarietà è di casa a Riccione. Una città speciale"

L’attore sarà ospite del Festival del fundraising il 3 giugno. Parlerà dell’organizzazione senza scopo di lucro di cui è fondatore,. la ‘1 Caffè onlus’: "Ci occupiamo di diffondere la cultura del dono".

Luca Argentero: "La solidarietà è di casa a Riccione. Una città speciale"

Luca Argentero: "La solidarietà è di casa a Riccione. Una città speciale"

di Rita Celli

"È bello che Riccione sia così viva con rassegne e festival di vario genere, è sintomo di fervore". Non ha bisogno di presentazioni uno dei super ospiti che arriveranno al Palacongressi della Perla verde durante il 17° Festival del Fundraising, la conference italiana dedicata al no profit. Nella prima giornata del 3 giugno ci sarà anche Luca Argentero. Grande professionista del mondo dello spettacolo, Argentero è un uomo che fa della cultura del dono uno stile di vita. Rivelerà al pubblico il suo lato più solidale che lo ha portato a essere fondatore e vicepresidente di ‘1 Caffè onlus’, la prima realtà sociale digitale nata per sostenere le piccole-medie associazioni no profit italiane, attraverso la diffusione della cultura del gesto del dono. "Dopo 13 anni esistiamo ancora ed è già un ottimo risultato. Ad oggi abbiamo sostenuto più di 900 progetti – racconta Argentero – Ogni settimana ne presentiamo uno diverso, lo comunichiamo, offriamo noi per primi i nostri simbolici cachet, e diamo poi la possibilità a chiunque ne abbia voglia di lasciare simbolicamente 1 caffè pagato. Traiamo ispirazione dal caffè sospeso napoletano. In realtà non siamo una onlus ma un Ets (ente del terzo settore), dei super virtuosi del fundraising, a cui il festival di Riccione è dedicato".

È la prima volta che partecipate al festival?

"Sì, speriamo che ci sia una platea interessata all’argomento".

Quante piccole realtà no profit ci sono in Italia?

"Ben 363mila, tante di queste vengono portate avanti da volontari. Realtà che vengono affiancate e aiutate non solo dagli enti ma anche da iniziative solidali. Nel nostro statuto, la nostra attività principale è la diffusione della cultura del gesto del dono. Il decidere di donare qualcosa di sé agli altri è un atteggiamento che noi italiani abbiamo. Il nostro lavoro è rendere efficace e soprattutto corretta l’attività del donare".

Visti i recenti casi di solidarietà finiti sotto cattiva luce, crede che sia aumentata la diffidenza nei confronti di queste iniziative?

"Un euro al giorno è molto importante nell’economia di una famiglia. Ci vuole grandissima attenzione e trasparenza. Quando si utilizza la propria popolarità per diffondere un messaggio benefico, la base è non percepire del denaro. Sono molto orgoglioso di dire che con 1 Caffè stiamo facendo un grande lavoro. L’attenzione è altissima. Nel futuro lo sarà ancora di più".

Come vede il futuro?

"Indecifrabile, siamo in un momento storico strano. Guerre, flussi migratori, il cambiamento climatico. Mi concentro sul presente. Conta risolvere un problema oggi, essere la migliore versione di se stessi oggi".

Crede che il popolo romagnolo sia generoso?

"I romagnoli non sono tanto diversi da tutti gli italiani. Abbiamo tutti cura del benessere del vicino, anche quando non è italiano. Come è successo per noi nella Seconda guerra mondiale, quando siamo dovuti andare da altre parti del mondo per sopravvivere, se pensiamo ai flussi migratori, l’accoglienza è una cosa molto italiana".

Che cosa pensa della città di Riccione?

"Mi è capitato tante volte di fare giornate professionali qui. Come il festival del cinema. Bello che sia così viva. Vengo molto volentieri".

C’è spazio per una vacanza?

"Purtroppo no, ma la cosa eccezionale è che siamo riusciti a organizzare il 3 giugno sera lo spettacolo ‘E’ questa la vita che sognavo da bambino?’ che porto in giro per l’Italia. Diventerà un’occasione per raccogliere fondi, metteremo in pratica il fundraising".

I suoi progetti per il 2024?

"Praticamente mai fermo: ho un film in uscita, uno appena finito di girare e il set di una nuova serie partirà subito dopo l’estate".