L’odissea di Patricia: "Dal Medio Oriente alla Riviera. Riccione sarà sempre la mia Itaca"

L’italo-israeliana Carabellese all’esordio da scrittrice con ‘La via delle notti lucenti’: "A Gerusalemme mi sono occupata della pace con la Palestina. Il mio sogno? Comprare Villa Nella" .

L’odissea di Patricia: "Dal Medio Oriente alla Riviera. Riccione sarà sempre la mia Itaca"

L’odissea di Patricia: "Dal Medio Oriente alla Riviera. Riccione sarà sempre la mia Itaca"

È un viaggio nel dedalo dei sentimenti e delle emozioni scaturite da episodi dolorosi, ma anche gioiosi il romanzo ‘La via delle notti lucenti’, Europa Edizioni. Firmato da Patricia Carabellese, italo israeliana, residente a Riccione, dove i suoi avi possedevano tre ville, il libro sarà presentato lunedì 27 alle 19,30 al Prima Donna Lounge in viale Ceccarini, dopo il cocktail di benvenuto previsto alle 18,30. Con l’autrice, dialogherà lo storiografo romano Gianluigi Chiaserotti. Avvincente e intrigante, il romanzo racconta l’odissea della poliedrica Patricia, protagonista di singolari avventure, travolgenti amori e momenti dolorosi. Fin da giovane interessata alla carriera diplomatica e conoscitrice del mondo politico israeliano si è pure dedicata al commercio di gioielli e alla danza del ventre.

Riccione è il leitmotiv di questa pubblicazione?

"Sono nata a Milano in agosto, ma già a otto giorni i miei genitori, Paola e Vincenzo, mi portarono a Riccione, dove mio nonno materno, Filippo Venturi, bolognese, all’Abissinia possedeva le tre ville di fine Ottocento ereditare dalla madre Erminia, mia bisnonna. Quindi ho aperto gli occhi, vedendo Riccione".

È all’esordio come scrittrice?

"Ho poco più di 50 anni, da una vita scrivo per me stessa, ma questo è il primo libro che pubblico. L’ho scritto la scorsa estate a mano, come faccio sempre, la prefazione è del giornalista televisivo Roberto Giacobbo, conduttore di Freedom".

Di cosa parla?

"Dei miei genitori, della loro separazione, di mio padre, prima ufficiale di marina e poi dirigente industriale, ma soprattutto play boy. Con autoironia racconto la mia vita trascorsa a Roma, fatti misteriosi, avventure e disavventure e momenti un po’oscuri. Il libro si apre con la situazione vissuta a 13 anni, quando ho subito una violenza. È una denuncia post mortem nei confronti di chi ha commesso questo crimine, rimasto impunito".

A 17 anni le viene svelato un segreto...

"La nonna di origine siculo - piemontese, moglie di nonno Filippo, mi ha messo a conoscenza delle nostre origini ebraiche da parte della bisnonna. È così partita la ricerca che mi ha portata ad abbracciare l’ebraismo".

Il racconto è intervallato dai soggiorni in Riviera?

"Quando sento il bisogno di ritrovare me stessa torno a Riccione, dove ho la residenza, pur vivendo tra Milano Roma, Puglia, terra d’origine di mio padre. Tratto poi delle avventure che mi vedono protagonista negli Stati Uniti, nell’Oregon, in California, a New York, sulla costa a bordo di un meraviglio yacht, dove succedono cose interessanti per poi passare ai Paesi del Mediterraneo, Europa, centro America e Medioriente".

Seguono pagine rosa?

"Parlo delle mie principali storie d’amore, dei partner importanti come Saul Contini, erede dei Finzi Contini, mio fidanzato per sette anni, fino ad arrivare a mio marito ingegnere aerospaziale. Passo poi in Israele, dove inizio a studiare danza orientale fino a diventare ballerina ufficiale dell’Ambasciata del Marocco di Roma. Racconto l’amicizia con la contessa Marta Marzotto e l’impegno lavorativo nell’ambasciata d’Israele, dove ho conosciuto il console Dan Meir col quale mi sono poi trasferita a Gerusalemme. Qui nel 2005 sono stata coinvolta nelle trattative di pace con l’autorità palestinese. In altre pagine racconto Amman, dove la regina di Giordania, mi ha invitato a incontrarla nel suo palazzo".

In conclusione?

"Anche se tardi, ho ripreso in mano la mia vita, un percorso di rinascita per trasformare una notte buia in notte lucente. Chiudo dicendo che, come Ulisse torna alla sua Itaca, io torno a Riccione, mia Itaca, dove spero di poter acquistare Villa Nella, nome della nonna, che si dice sia abitata da due fantasmi, in una delle tre ci vivono le mie cugine".

Nives Concolino