Ha inizio ufficialmente la terza avventura di Giampaolo Medei in biancorosso. Forte di un contratto biennale con il sodalizio cuciniero e supportato da Romano Giannini in veste di braccio destro, l’allenatore classe 1973 vuole rilanciare una Lube talentuosa e affamata, dall’età media più bassa, con l’obiettivo di costruire un gruppo vincente e competere ai massimi livelli. Andando a ritroso nel tempo, come detto, per Medei si tratta del terzo ciclo nel mondo cuciniero dopo l’avventura da head coach nel 2017-18 e in parte del 2018-19, con sei finali disputate, e la precedente permanenza nello staff del settore giovanile dal 1994 al 2001 (vittoria della Junior League nel 2000), per poi lavorare da secondo nella prima squadra dal 2001 al 2006 agguantando da assistant coach della Lube uno scudetto, uno Coppa Italia, uno Champions League e due Coppe CEV. Per Medei si tratta di un ritorno a casa dopo le esperienze da protagonista in Turchia, sulla panchina dello Ziraat Bankkart, con la vittoria del campionato Nazionale (2021), e in Polonia, alle redini dell’Asseco Resovia, con tanto di trionfo europeo in CEV Cup (2024). Tra i risultati più brillanti conseguiti, spicca l’argento Olimpico a Rio con la Nazionale Italiana da secondo allenatore di Chicco Blengini. Il ritorno di fiamma e il conseguenziale terzo matrimonio tra il Club cuciniero e Medei, gettano le basi per un’annata di ricostruzione, in cui la possibilità di competere nella Challenge Cup farà la sua parte per cementare gioco e gruppo squadra: «Sono molto entusiasta del nuovo progetto e sono emozionato – aveva detto coach Medei nel giorno della sua presentazione – mi sento a casa, per me allenare la Lube è il massimo, non vedo obiettivi superiori per un tecnico. Per me, oltretutto, questa società è speciale, qui tutto è iniziato. Quest'anno avvieremo un progetto molto ambizioso e complicato nel suo percorso. Lavoreremo per porre le basi della Lube del futuro. Vogliamo essere protagonisti e non sarà facile unire le due cose». Parole chiare e precise, che indicano chiaramente che il coach quest’anno attenderà con pazienza lo sbocciare dei suoi giovani, ma aspettandosi da loro il massimo dell’impegno e dell’abnegazione. Medei, dall’alto della sua esperienza, comprende bene che sarà importante dare tutto per costruire un gruppo vincente ed essere da subito competitivi contro le squadre più forti, sapendo anche soffrire in taluni momenti. Certamente le esperienze professionali vissute ultimamente lo hanno fatto allenatore con ancor più qualità e risorse. La sua voglia, poi, di rimettersi in gioco “nel campionato più bello e difficile del mondo” (come lui ha definito la SuperLega Credem Banca), farà certamente il resto.
Eventill ritorno al timone di Medei è garanzia di qualità