L'infermiere di comunità, la figura professionale che risponde alle esigenze sanitarie

Medicina / Questi operatori aiutano le persone a gestire una malattia o una disabilità cronica in sinergia con la rete ospedaliera del territorio

L'infermiere di famiglia e comunità partecipa attivamente alla promozione della salute

L'infermiere di famiglia e comunità partecipa attivamente alla promozione della salute

I servizi sanitari anche a Barco e Pontelagoscuro. Sono cinque, le figure professionali di Infermiere di famiglia e comunità collocate nel territorio comunale di Ferrara. Oltre alla Cittadella della Salute San Rocco, via Cassoli e via Gandini gli operatori sono presenti anche a Pontelagoscuro e Barco. La nuova figura professionale, introdotta da due anni, opera in collaborazione con i professionisti presenti nella comunità, e rappresenta una vera e propria rivoluzione nelle risposte che le due aziende sanitarie ferraresi, guidate dalla direttrice Monica Calamai, hanno cercato di dare alle nuove esigenze dei cittadini in termini di medicina di prossimità. L’infermiere di comunità (IFeC) è un professionista con formazione specifica, con conoscenze e competenze specialistiche nell’area infermieristica delle cure primarie e sanità pubblica. Si occupa della promozione della salute, della prevenzione e della presa in carico, dal punto di vista infermieristico, delle persone nel loro ambiente di vita familiare e della comunità. L’infermiere aiuta la persona a gestire una malattia o una disabilità cronica in stretta sinergia con il medico di famiglia e con gli operatori della rete ospedaliera territoriale. Cosa fa l’IFeC? Innanzitutto valuta lo stato di salute e i bisogni dei cittadini. Molta attenzione viene posta ai fattori di rischio prevalenti che si trovano sul territorio, tramite l’informazione e l’educazione verso i singoli, le famiglie e i gruppi, incentivando modificazioni degli stili di vita e comportamenti sbagliati. Il professionista supporta le famiglie in difficoltà affinché vengano individuati rapidamente eventuali problemi sanitari o socio-sanitari e collabora alla loro risoluzione, di fatto facilitando l’integrazione tra l’ospedale e i servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute della famiglia e dell’intera comunità. È massima la collaborazione fra l’infermiere e tutti i servizi del territorio a carattere sanitario, sociale e con le associazioni di volontariato che si occupano della tutela dei cittadini. La figura è fondamentale anche perché effettua interventi informativi ed educativi rivolti ai singoli, alle famiglie e ai gruppi atti alla promozione dei corretti stili di vita, ma anche perché partecipa attivamente a iniziative mirate alla prevenzione e alla promozione della salute rivolte alla collettività. In generale, l’infermiere di famiglia e comunità è presente nel processo di educazione sanitaria. Il suo operato è finalizzato al potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno nella risoluzione delle problematiche. Il servizio è rivolto a tutta la popolazione residente di ogni fascia di età, è gratuito e svolge il suo ruolo assistenziale infermieristico, in particolare, nell’ambito dei nuclei familiari, sia al domicilio del paziente sia in ambulatorio, nelle strutture intermedie o di lungodegenza in cui viene ricoverato e nella comunità. Il servizio può essere attivato dai medici, dai pediatri o dalle altre realtà assistenziali socio-sanitarie e di volontariato del territorio. A Pontelagoscuro gli infermieri di riferimento sono Michela Bertolini e Raffaella Pollato, attivi presso la Casa della Salute di piazza Buozzi, 14 di Pontelagoscuro. L’apertura al pubblico senza appuntamento è martedì, mercoledì, giovedì e sabato dalle 12 alle 13. Gli stessi infermieri ricevono anche il lunedì e il venerdì, sempre dalle 12 alle 13 e senza appuntamento, a Barco nell’ambulatorio di via Medini, 36. I contatti: Telefono: 0532 461873; e-mail: ifc.pontelagoscurobarco@ausl.fe.it.