FRANCESCO VECCHI
Eventi

Jessika e Davide, vita nella borgata solitaria: "Dopo 41 anni qui nascerà una bambina"

La giovane coppia si è trasferita a Casa Golino di Sopra (Piandelagotti) in mezzo ai boschi: "Silenzio e libertà, è stata la decisione giusta"

Jessika e Davide, vita nella borgata solitaria: "Dopo 41 anni qui nascerà una bambina"

Jessika e Davide, vita nella borgata solitaria: "Dopo 41 anni qui nascerà una bambina"

Il luogo comune li vorrebbe abitare in mezzo a un ‘nulla’ che entrambi, al contrario, assicurano essere molto più di quanto offra la "troppo facile" vita in città. A detta di Davide, per esempio, la riprova è "nella libertà che ti dà un posto del genere", per Jessika, invece, si trova nel silenzio, esclusività di certe altitudini e "inimmaginabile da altre parti". La loro storia in vero di comune ha ben poco e men che meno proprio il luogo: Casa Golino di Sopra, 1.385 metri sul livello del mare e un chilometro di sterrato senza vie alternative per arrivarci, meglio se con un’auto abbastanza alta da non ‘grattare’. Una borgata di pietra e legno di un secolo fa o giù di lì, tutt’intorno bosco fitto. Destino segnato, insomma, considerando i tempi che corrono (un po’ troppo): o seconda casa di villeggiatura o località lentamente fagocitata dalla natura per diventare l’ennesima ‘cicatrice’ di epoche dimenticate, a macchiare le criniere verdi delle montagne fra Emilia e Toscana. Non fosse che a Casa Golino di Sopra Davide Gigli, 27 anni di Frassinoro, e la compagna Jessika Carani, 31enne della vicina Pievepelago, in quella dimora in pietra degli anni ‘20 e restaurata nei ‘90, proprietà della famiglia di lei, hanno deciso di abitarci, di fatto cambiando la trama di un destino altrimenti già scritto. Come ha fatto anche il 41enne Luca Bulgarelli, che nella stessa borgata è nato e vive insieme alla compagna in un secondo edificio. Quattro persone preservano una fetta di Appennino, nei boschi che separano Piandelagotti (Frassinoro) dal Passo delle Radici. "A cinque anni dalla decisione di venire a stare qui – spiega Davide, artigiano nel settore del legno – devo dire che non me ne andrei per nessuna ragione al mondo. Noi siamo gli ‘ultimi’ qui, c’è solo una casetta in legno poco più su, ma viene utilizzata dai proprietari solo per le vacanze. Dopo di noi, soltanto boschi. Una scelta particolare, certo, ma che rifarei all’infinito. Ci si arrangia, ovvio. Ma qui si sta bene e non ce ne andremmo mai". Una scelta non semplice, all’inizio, conferma Jessika, che lavora in un’azienda di Frassinoro: "Paure? Qualcuna c’era. Una delle prime volte ricordo che mi sono trovata un lupo proprio a pochi metri da casa. Poi però non è più successo e nemmeno io rinuncerei, oggi, alla tranquillità di questi luoghi". Che a distanza di 41 anni, giorno in cui nacque il vicino di casa Luca di cui poco prima s’è detto, ospiteranno di nuovo anche un bimbo. Davide e Jessika a settembre accoglieranno la loro primogenita, domenica scorsa una festa nella borgata, invitati parenti e amici, per dare l’annuncio, con tanto di ’fumata’ rosa dal trattore per annunciare che sarà, appunto, una fanciulla.

"Proprio così, a distanza di 41 anni a Casa Golino tornerà un bambino. Perché la nostra intenzione – prosegue la coppia – è di crescere nostra figlia proprio qui in questa borgata, dove dunque continueremo a vivere anche da genitori. Siamo convinti che sia il posto giusto, per noi e per lei". Nonostante di agevolazioni pubbliche alla coppia non ne siano arrivate ("No, abbiamo fatto tutto da soli, a partire dalla pulizia della strada per arrivare alla nostra casa") e nonostante la desertificazione dei servizi, soprattutto sanitari, che l’Appennino subisce ormai da anni. Una storia controcorrente, quella di Davide e Jessika, che tiene viva una piccola borgata solitaria circondata dagli alberi, ma che dagli alberi ancora non vuole farsi coprire.