Da Bertoli e Cantagalli a Ngapeth. Storia di bomber e di record

L'articolo ripercorre i bomber che hanno segnato la storia della pallavolo modenese, da Bertoli a Bernardi fino ai giocatori contemporanei come Buchegger e Ikhbayri, evidenziando i momenti salienti e le prestazioni di rilievo di ogni protagonista.

Da Bertoli e Cantagalli a Ngapeth. Storia di bomber e di record

L'articolo ripercorre i bomber che hanno segnato la storia della pallavolo modenese, da Bertoli a Bernardi fino ai giocatori contemporanei come Buchegger e Ikhbayri, evidenziando i momenti salienti e le prestazioni di rilievo di ogni protagonista.

In vista di una stagione in cui la pallavolo modenese ha effettuato, per il delicatissimo e spesso decisivo ruolo del bomber, un paio di scelte coraggiose, può risultare curioso e divertente ricordare quali sono stati i tantissimi bomber del glorioso passato gialloblù, che hanno appassionato la tifoseria. Tralasciando , ed è un peccato, tutto quello che c’è prima degli anni Ottanta, con personaggi come Olivo Barbieri, Mescoli, Federzoni, e tantissimi altri, che meriterebbero un fascicolo a parte, questa prestigiosa carrellata non può iniziare che con Franco Bertoli, Luca Cantagalli (in una foto recente), ed ovviamente ’mister Secolo’ Lorenzo Bernardi, che con l’argentino Raul Quiroga rapirono il cuore alla tifoseria modenese fino alla grande diaspora dei inizio anni Novanta, quando Modena rischiò per la prima volta di sparire dopo aver finalmente vinto la Coppa dei Campioni, sotto l’incessante martellamento dei grandi ’patrimoni’ nazionali: toccò così ad un altro argentino molto amato come Hugo Conte tenere a galla la fragile barchetta gialloblù, e lo fece con la classe, e l’efficacia che tutti gli riconoscevano, fino all’avvento di Giovanni Vandelli, e della sua Daytona, che riportò Modena i vertici in Italia ed in Europa. Il cannoniere di quegli anni fu sicuramente Juan Carlos Cuminetti, che per sette travolgenti anni fu sicuramente il braccio armato del club modenese, portando a casa due scudetti, quattro coppe Italia, e tre Coppa Campioni: dopo l’esperienza dell’olandese Guido Gortzen all’inizio degli anni Duemila, i tifosi ricordano ancora con grande entusiasmo le quattro stagioni modenesi del russo Roman Iakovlev, il giocatore che detiene il record del maggior numero di punti segnati in Italia, quindi campionato e Coppa Italia, in una stagione, con 739 centri nella stagione 2001/02. Iakovlev detiene anche la seconda miglior media punti/partite giocate con 20,4, a due decimi dall’altro personaggio caratterizzante il primo decennio del terzo millennio, l’talocubano Angel Dennis, che ha il record con 20,6 punti a partita, nella stagione 2009/10, dove curiosamente Modena non vinse nulla. Con i 616 punti che Dennis mise a segno l’anno dopo, cambia completamente lo scenario dei punteggi dei bomber modenesi, che non hanno più superato quota 600 in stagione, sfiorandola solamente con i 592 dell’olandese Abdel Aziz nella stagione 21/22: il secondo decennio del Duemila è caratterizzato da una nota particolare, cioè non sempre l’opposto è stato il giocatore che ha fatto più punti, spesso superato da un fuoriclasse di razza come il francese Ngapeth, capace quattro volte di fare più punti dei designati Vettori e Sabbi. Citati velocemente i dimenticabili Celitans, oppostone estone, ed il polacco Bartman, veniamo ai giorni nostri, diciamo a cavallo del Covid, in cui era Ivan Zaytsev a far impazzire i tifosi modenesi, dopo di lui il citato Abdel Aziz, che non si è mai capito perché non riconfermato, l’interessante Lagumdzija, che evidentemente non piaceva in società, ed il modesto Sapozkhov, che ha lasciato Modena con il peggior score della media punti/partita, fermandosi a 11,5, ampiamente superato dal riconfermato Davyskiba. Adesso tocca a Paul Buchegger, già intravisto un attivo quattro anni fa, ed alla novità rappresentata dal libico Ahmed Ikhbayri provare ad infiammare la tifoseria modeneseRiccardo Cavazzoni