Centro Aeronautica sulla vetta: "Studiamo come cambia il clima"

La mancanza di neve in montagna preoccupa per le sue conseguenze sul turismo e sull'ambiente. Il Centro Aeronautica di Montagna Monte Cimone monitora il cambiamento climatico e l'aumento dei gas serra, evidenziando la necessità di azioni globali per contrastarlo.

Centro Aeronautica sulla vetta: "Studiamo come cambia il clima"

Centro Aeronautica sulla vetta: "Studiamo come cambia il clima"

Siamo tutti preoccupati se scarseggia la neve in montagna. Perché è una risorsa fondamentale non solo per il turismo invernale, ma anche per supportare la vita nel nostro Paese e in generale nel nostro Pianeta. Non è il primo anno, però, in cui si registrano poche precipitazioni. "Ci sono state delle oscillazioni, anche negli anni scorsi, con inverni meno nevosi e altri più nevosi. Non è detto che nel 2025 non possa arrivare un inverno con i fiocchi. Ultimamente, però, le stagioni stanno cambiando e i periodi di siccità si stanno allungando". Lo spiega il tenente colonnello Francesca Marcucci, neo direttore del Centro Aeronautica di Montagna Monte Cimone. Dal 1937 il Centro opera principalmente nel settore delle telecomunicazioni e della meteorologia per il supporto al volo aeronautico e civile. Dalla metà degli anni 50 si è sviluppato un settore specifico per la ricerca in ambito climatologico. Al Cimone – come ricorda il tenente Stefano Amendola, referente per le ricerche scientifiche del Centro – si misura la concentrazione di gas serra, l’anidride carbonica e metano, in particolare". Parliamo di dati su decadi, quindi di serie storiche. "La concentrazione di gas serra che rileviamo è in costante crescita fin dall’inizio delle nostre misurazioni alla fine degli anni 70 – ricorda il tenente colonnello Marcucci –, la temperatura media è in crescita, in particolare dal 2010". Dal 2011 Monte Cimone è diventata una delle 31 stazioni globali all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia che fa capo all’Onu e, in collaborazione con il Cnr, si occupa di studiare lo stato dell’atmosfera e il cambiamento climatico. Al Centro operano circa 35 persone nelle due basi. La prima base si trova in paese a Sestola. L’altra è in vetta, nella stazione dell’Aeronautica automatizzata, dove le centraline e le apparecchiature funzionano da remoto senza il bisogno della presenza h24 di militari. Il Cimone è una posizione privilegiata per i ricercatori e gli scienziati: a 2.165 metri d’altitudine, infatti, si ha un orizzonte a 360 gradi. "È ormai acclarato come la concentrazione di gas serra stia aumentando a causa delle attività antropiche – conclude il comandante –. Per contrastare il buco dell’ozono serve un’azione congiunta di tutti i Paesi".

p.t.