Il 29 settembre: 80 anni. È nella data in cui cominciò la barbarie che abbiamo deciso di commemorare l’anniversario degli eccidi quest’anno. Una data che parla, una data che segna la storia non solo della nostra comunità, ma dell’Italia intera e dell’Europa tutta. Il fatto che saranno presenti i Presidenti della Repubblica italiana e della Repubblica federale tedesca rimarca la fondamentale importanza di Monte Sole come luogo della Memoria fondante non solo la nostra Repubblica, ma anche l’Unione Europea. La tremenda disumanità, le violenze perpetrate, le uccisioni di bambini innocenti e donne incinte rappresentano l’oblio dell’umanità e rappresentano lo specchio di quello a cui possono arrivare gli esseri umani. Il silenzio di Monte Sole parla alle coscienze. La distruzione, la devastazione operate dal nazifascismo sono visibili quando si cammina tra i suoi sentieri, entrano nella testa di chi li vede a San Martino, Caprara, Casaglia, Cerpiano. Sono luoghi che parlano e ci aiutano a colmare il vuoto immenso lasciato dai nostri testimoni, da quei racconti fatti dalla voce di chi ha visto e vissuto, che non potrà mai essere paragonabile ad alcuna altra voce. Sono voci insostituibili che molti di noi hanno avuto la fortuna e l’onore, il privilegio di ascoltare. Abbiamo tanto nelle nostre mani noi come testimoni di testimoni, la conoscenza di ciò che avvenne dal 29 settembre al 5 ottobre del 1944, l’aver visto gli occhi di chi ha vissuto, sentito le parole e le emozioni di chi è sopravvissuto alle stragi. Abbiamo una una enorme responsabilità, una responsabilità che va condivisa con quante più persone possibile, per questo è importante che in tanti vengano a Monte Sole, a Marzabotto, per conoscere, per non dimenticare, per comprendere dove si radica la nostra Democrazia e per capire che va difesa, così come diceva Ferruccio Laffi quando incontrava studenti e studentesse: "Difendete sempre la Libertà".
*Sindaca di Marzabotto