WALTER BELLISI
Eventi e fiere

Ruzzolone, dall’antichità all’evento di Sestola

La disciplina radicata nella storia (si praticava nella Fiumalbo del ’700) oggi ha una federazione e un campionato che si disputerà ad agosto

Ruzzolone, dall’antichità all’evento di Sestola

Ruzzolone, dall’antichità all’evento di Sestola

È una tradizione che sul nostro Appennino sopravvive da secoli quella del lancio del Ruzzolone, un passatempo diventato uno sport che fa capo alla Figest (Federazione Italiana Sport tradizionali), riconosciuto dal Coni. Si pratica nel Modenese, nel Reggiano, nel Bolognese, in quasi tutta l’Umbria, nella zona marchigiana di Macerata, nel Lazio a Terni e in Toscana nella Garfagnana. Ha origine incerta il Lancio del ruzzolone. I pochi documenti riportati alla luce, risalenti ai secoli XV e XVII, testimoniano che questo gioco veniva praticato, servendosi di un formaggio o di un disco di legno chiamato ruzzola o ruzzolone, in determinati periodi dell’anno. Subì proibizioni e sospensioni. A Fiumalbo, ad esempio, una notificazione del 1761 del governatore Luigi Sforza proibì di "giocare alla Ruzzola tanto con legno quanto col formaggio" a seguito di un ricorso presentato dagli abitanti del luogo per "essere stati colpiti de’ passeggeri, rotte invetriate e tetti".

Nel lancio del Ruzzolone vige un severo regolamento. Ogni anno si disputano i campionati provinciali, regionali e italiani di categoria A, B e C, a coppie, individuale e a squadre. I prossimi assoluti individuali e a coppie si terranno nell’ultimo fine settimana del prossimo agosto in comune di Sestola, nell’impianto della Fondovalle. Al venerdì pomeriggio scenderanno in pista i ragazzi e sabato e domenica i seniores. É stata introdotta anche la ‘Gara Elite’, competizione individuale che mette a confronto i migliori 32 giocatori d’Italia della categoria A. Dopo quella di Todi di una settimana fa, l’8 settembre ci sarà un’edizione speciale a Montese, organizzata dal gruppo locale, aperta ai migliori delle tre categorie: A, B. C. Il primo campionato provinciale di lancio del ruzzolone si tenne a Zocca nel 1927 per iniziativa del dottor Mascagni. Specialmente durante gli anni Settanta, sulla nostra montagna è stato un fiorire di associazioni che hanno raccolto gli appassionati di questa specialità, prima aderente a Enal Sportrad, guidata dal cav. Ezechiele Leonardi, poi alla Figest. Furono tre appassionati lanciatori a far fare un salto di qualità a questo disciplina sportiva: Ferdinando Lenzi di Zocca, Mucci Dinori di Acquaria e Mario Gualandi di Montese. Iniziarono a sorgere impianti regolamentari dotati di più piste. Nel modenese sono attivi ancora quelli di Coscogno di Pavullo, Fanano, Lama Mocogno, Maranello, Montecreto, Montese, Savignano, Sestola, Spezzano di Fiorano e Zocca. In provincia di Modena, nel 2007, esistevano 27 gruppi sportivi del Ruzzolone affiliati alla Figest, con quasi 1200 iscritti, scesi ora a circa 600 più 200 simpatizzanti. Anni fa erano arrivati complessivamente a oltre 1500.

Per arginare questa flessione, il lancio del Ruzzolone è stato introdotto in alcune scuole primarie e secondarie, nelle quali si tengono lezioni sul campo e in aula. A Montese, ad esempio, sono almeno vent’anni che Lotario Bernardoni, presidente Figest della provincia di Bologna, si reca nelle suole pubbliche a insegnare questo sport. Prima lo faceva a nome della Figest e ora come Sport e Salute, l’azienda pubblica italiana che si occupa dello sviluppo dello sport in Italia, il cui azionista unico è il Ministero dell’economia e delle finanze. Bernardoni è un istruttore che si avvale dei collaboratori Giovanni Mattarozzi, Giovanni Ricci, Fabio Tedeschi e Valeriano Tonelli. I Montesini insegnano nelle scuole di Guiglia, Montese, Zocca e nel bolognese a Castel d’Aiano, Gaggio Montano e Vidiciatico. "L’anno scorso hanno seguito le nostre lezioni 364 ragazzi e il saggio finale è stato molto partecipato anche da famigliari dei ragazzi e da cittadini – ricorda Lotario Bernardoni". Anche altri gruppi sportivi del Modenese stanno seguendo questa strada. Il lancio del Ruzzolone si pratica all’aria aperta, fra il verde. In occasione di ogni gara non mancano le specialità gastronomiche.

Come è stato scritto, "l’avversario non è considerato un nemico, ma un amico che veste una divisa diversa. Al termine di ogni gara, qualunque sia il risultato, si festeggia sempre, con lealtà e nel rispetto reciproco".