Rau, il presidente che chiese scusa: "I tedeschi portarono qui l’orrore. Mi pervadono dolore e vergogna"

La prima, storica visita di un Capo di Stato della Germania a Marzabotto avvenne il 17 aprile 2002. Al suo fianco, il presidente Carlo Azeglio Ciampi: "La memoria deve diventare un monito. Mai più".

Rau, il presidente che chiese scusa: "I tedeschi portarono qui l’orrore. Mi pervadono dolore e vergogna"

La prima, storica visita di un Capo di Stato della Germania a Marzabotto avvenne il 17 aprile 2002. Al suo fianco, il presidente Carlo Azeglio Ciampi: "La memoria deve diventare un monito. Mai più".

Fu un evento di portata storica. Che commosse ed emozionò tutti. Il 17 aprile 2002 il presidente della Repubblica federale di Germania Johannes Rau e il presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi salirono a Marzabotto e visitarono il Sacrario e i luoghi della strage compiuta dai nazisti nel 1944. Fu la prima volta che un presidente tedesco venne a Monte Sole, accompagnato dall’omologo italiano. Ma, soprattutto, fu la prima volta che un capo di Stato della Germania chiese scuse ed espresse "profonda vergogna" per ciò che avevano fatto tanti anni prima i suoi connazionali. Rau tenne un solenne discorso a San Martino, di fronte ai superstiti e ai familiari dei caduti, oltre alle autorità e a centinaia di cittadini.

"Cinquantotto anni fa – disse il presidente della Germania –, dei tedeschi hanno portato violenza e immenso dolore a Marzabotto. Oggi sono qui per commemorarne le vittime. Mi commuove profondamente il fatto che il Presidente della Repubblica Ciampi mi accompagni in questo luogo dedicato alla memoria". Ciampi fu sempre al fianco del collega tedesco per lanciare un messaggio di unità e pace entrato nei libri di storia.

"Oggi è quasi impossibile immaginare che cosa successe in quel freddo e cupo 29 settembre 1944 – continuò Rau –. Il mattino di quel giorno arrivarono gli assassini indossanti l’uniforme nera, come le iene per cancellare ogni traccia di vita umana. La colpa personale ricade solamente su chi ha commesso quei crimini. Le conseguenze di una tale colpa, invece, devono affrontarle anche le generazioni successive".

A questo punto Rau chiese perdono in nome del suo popolo: "Non è facile trovare in questo luogo, davanti a voi, parole adeguate a un simile orrore. Quando penso ai bambini e alle madri, alle donne e alle famiglie intere, vittime dello sterminio di quella giornata, mi pervade un profondo senso di dolore e di vergogna. Mi inchino davanti ai morti. Voi avete conservato e tenuto vivo il ricordo delle vittime del massacro. Non l’avete fatto per mantenere vivo l’odio o per vendicarvi. L’avete fatto per amore del futuro, per amore del nostro futuro comune".

E poi concluse con una nota di speranza: "Vi ringrazio per avere fatto diventare Marzabotto un luogo che non divide italiani e tedeschi – disse Rau –. Quello che succede qui, fa parte della nostra storia comune ed è l’impegno per un futuro comune".

"Siamo venuti qui – affermò il presidente Ciampi – per rendere onore a quelle vittime innocenti; il Presidente Rau lo ha voluto espressamente. Siamo, noi tutti, qui riuniti perché il ricordo rimanga vivo, affinché la memoria costituisca monito, guida, a vigile garanzia della dignità della persona umana. Mai più! È grazie a quest’opera, che vogliamo continuare, che oggi ci troviamo qui, cittadini d’Europa nati in terra di Germania e nati in terra d’Italia, affratellati, accomunati, dagli stessi sentimenti e propositi. Sentiamo che questo impegno di pace è l’unico vero modo di rendere onore a chi qui è sepolto".