Il Palas pensa in grande: "Guardiamo all’estero. Ma la città cresca, i clienti sono esigenti"

L’appello dell’amministratore Bergamaschi a Comune e categorie "Per competere su palcoscenici globali, non bastano un bel luogo e strutture all’avanguardia. Servono qualità e collegamenti migliori".

Il Palas pensa in grande: "Guardiamo all’estero. Ma la città cresca, i clienti sono esigenti"

L’appello dell’amministratore Bergamaschi a Comune e categorie "Per competere su palcoscenici globali, non bastano un bel luogo e strutture all’avanguardia. Servono qualità e collegamenti migliori".

"Per competere su palcoscenici globali serve molto più di bellezze naturali e strutture all’avanguardia". Non le manda a dire Eleonora Bergamaschi, amministratore unico della Palariccione, la società di gestione del palazzo dei congressi. Da un lato è innegabile che negli ultimi anni la città abbia visto un costante aumento della propria rilevanza nel panorama nazionale ed internazionale degli eventi congressuali. Dall’altro non si può pensare che il proseguo di questo percorso avvenga in modo naturale, lascia intendere Bergamaschi. "Partecipare alle candidature per ospitare grandi eventi richiede una sinergia tra pubblico e privato, investimenti mirati e una visione a lungo termine. Palariccione è una struttura moderna e versatile, ma le infrastrutture da sole non bastano. Una città congressuale deve essere in grado di offrire servizi di alta qualità, una rete logistica efficiente e soprattutto un’esperienza memorabile per i partecipanti". Uno degli elementi fondamentali per ambire a ospitare eventi di caratura internazionale è la capacità di garantire un’organizzazione impeccabile, spiega l’amministratore. "Dobbiamo dimostrare di poter gestire ogni dettaglio, dall’accoglienza all’intrattenimento, dalla sicurezza ai trasporti. È importante che i partecipanti trovino in città tutto ciò di cui hanno bisogno: hotel, ristoranti, servizi business, e opzioni per il tempo libero". L’offerta turistica che può mettere in campo Riccione è senza dubbio un valore importante, "ma oggi dobbiamo pensare ad una clientela più esigente e internazionale. Oltre a ciò, dobbiamo lavorare per consolidare la nostra rete di collegamenti, sia interni che esterni. Aeroporti vicini, collegamenti ferroviari veloci, navette e servizi di mobilità sostenibile devono essere una priorità". Un lavoro impossibile da affrontare senza il supporto delle amministrazioni. "Le amministrazioni locali devono giocare un ruolo fondamentale. Candidare una città come Riccione per grandi eventi non può essere solo una questione di iniziativa privata: serve un dialogo costante con le istituzioni, una progettazione condivisa e, non meno importante, promozione. È cruciale lavorare sulla nostra reputazione, farci conoscere e apprezzare in contesti internazionali". Queste le premesse per competere con i migliori. "Possiamo certamente farlo con altre realtà italiane e straniere. Abbiamo investito in tecnologie sostenibili, ma anche in spazi flessibili che possano adattarsi a qualsiasi esigenza degli organizzatori". Inoltre "i grandi eventi sono anche un’occasione per mostrare la qualità del nostro capitale umano. Riccione, con la sua identità forte e la sua visione ambiziosa, ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per il turismo congressuale. Ma, "per farlo, dobbiamo continuare a investire".