MATTEO GIANNACCO
Eventi e fiere

Home restaurant... aggiungi un posto a tavola

Le ricette di famiglia a disposizione di turisti e visitatori. A Frassinoro, Zocca e Montese: scopriamo questa nuova forma del fare cucina

Home restaurant... aggiungi un posto a tavola

Home restaurant... aggiungi un posto a tavola

Sono ben più di una classica cucina casareccia, sono un modo diverso di conoscere le tradizioni eno-gastronomiche del territorio ed entrare, come ospiti, direttamente in cucina, all’interno di un contesto familiare. Un po’ come una cena tra amici, ma con l’attenzione che solo un cuoco appassionato sa portare alla ricerca delle materie prime migliori, alla presentazione dei piatti, al loro inserimento in un ‘racconto’ intimo di una cultura culinaria locale, anzi, potremmo dire strapaesana. Stiamo parlando degli ‘home restaurant’, una realtà in rapida crescita anche in provincia di Modena. Sul nostro Appennino, ad oggi, ne risultano attivi ufficialmente 3 e hanno già fatto parlare (bene) di loro. Il fenomeno, che a dirla tutta soffre ancora di un vuoto normativo a livello nazionale, piace molto ai turisti più esigenti, in cerca di esperienze uniche e agli appassionati di gastronomia tipica. Le formule più comuni sono due: il social eating, in cui i padroni di casa aprono le porte agli ospiti, chiunque essi siano, e il tourist eating, che mira a far conoscere i piatti tipici a chi è in viaggio, nel modo più autentico possibile. Ma cos’è esattamente un ‘home restaurant’? Si tratta di uno spazio, normalmente privato, che un cuoco mette a disposizione di amici, viaggiatori o semplicemente sconosciuti che abbiano interesse a condividere ricette e sapori. L’esperienza proposta è quella tipica di un invito a cena ma si deve prenotare. A volte si può concordare il menù e persino partecipare alla sua preparazione. Ciò che conta, in questo settore, è l’esperienza. Siamo andati a conoscere i ‘pionieri’ di queste attività che lavorano sulle montagne modenesi. Oltre a loro, nel circuito gastronomico delle ‘Cesarine’ di Slowfood, che organizza anche corsi di cucina, c’è la signora Barbara di Serramazzoni.

IL BOSCO INCANTATO

Tra Zocca e Tolé, nell’estate del 2022, è nato il primo ‘home restaurant’ della zona: ’Il bosco incantato di Casa Remolino’. A gestirlo è Amabile Monti, 63 anni, che nel passato non ha esperienze nel settore della ristorazione ma un curriculum di tutto rispetto: al Comune di Bologna è stata infatti assistente di diversi assessori e poi del sindaco Merola e del commissario Cancellieri. In pensione dal 2021, ha deciso di aprire la sua piccola casa in sasso immersa in un castagneto ai piedi del monte San Giacomo ai visitatori, con l’obiettivo di riscoprire i sapori di un tempo. Qui si possono gustare i cibi dimenticati della tavola contadina, quelli che si mangiavano a casa della sua famiglia originaria di Villa D’Aiano. ’Il bosco incantato’ propone piatti con prodotti esclusivamente del territorio e una ricerca particolare rivolta al recupero delle pietanze più semplici: uova sode in umido, ciacci, castagnaccio, radicchio con barba condito con pancetta. "Le persone che ospito - spiega la cuoca - sono al massimo 10". Quando arrivano i visitatori, Amabile li accoglie proponendo di fare come raccomanda il prof Barbera e abbracciare uno dei suoi amati castagni secolari. Poi, prima di sedersi a tavola, un bella camminata alla scoperta delle piante e delle essenze che prosperano intorno alla casetta. Indispensabile prenotare (cell. 335 6462508), l’apertura è solo su richiesta. "Ritengo che le tradizioni vadano difese e ri-presentate – spiega Amabile – fanno parte del nostro percorso e devono essere tramandate".

DAI CERVETTI

L’avventura del ‘home restaurant’ ’Dai Cervetti - Il sapore dei ricordi’ nasce nel novembre del 2021. Enrica e Gerardo maturano l’idea di aprire un’attività di questo tipo dopo aver avuto alcune esperienze come utenti. In un piccolo gruppo di case in mezzo al bosco, nel paesaggio dell’alta valle del Dragone, tra Sassatella e Spervara, decidono di creare il loro angolo di paradiso. Enrica Bernardi, 52 anni, è la cuoca e titolare dell’attività che porta avanti con l’indispensabile aiuto del marito Gerardo Cervetti. La loro è una passione coltivata nel tempo libero. Anche se la cucina è una ‘questione’ di casa, dal momento che hanno avuto anche una trattoria. I piatti proposti abbracciano la tradizione emiliana: pasta fresca ripiena, gnocco fritto e crescentine (sagomate per i più piccoli), piatti di cacciagione e ovviamente dolci. Tutto di produzione propria. Attenzione particolare a valorizzare i prodotti freschi come carne, parmigiano, ricotta, acquistati rigorosamente sul territorio di Frassinoro. Enrica si occupa anche della ricerca di nuovi spunti culinari. Una realtà accogliente e rilassante, che può gestire fino a 12 posti a sedere e, durante il periodo estivo offre la possibilità di mangiare in giardino. Per organizzare un’esperienza qui è necessario prenotare contattando il cell. 339 7391235. "Spesso – ci dicono i gestori – i suggerimenti arrivano direttamente dai clienti. Speriamo, presto, di poter fare un brindisi alla crescita della nostra piccola realtà".

HOSTARIA DELLA RIVA

La ’Hostaria della Riva’ nasce a maggio 2021 per dare modo alle persone di riscoprire i luoghi ed i valori semplici e genuini della nostra montagna. Questo ‘home restaurant’ si trova a Riva di Biscia, borgo storico del Trecento nel comune di Montese. L’ambiente è semplice e curato nei minimi dettagli, si può mangiare anche fuori. A gestirlo è Alessandra Uguccioni, progettista meccanico e designer industriale di 51 anni con la passione per il borgo dove abita e i fornelli. "Il cibo può essere arte e di certo per me è una grande passione, un modo per condividere i sentimenti", spiega Alessandra. Il menù della sua ’Hostaria’ – in un contesto di grande pregio, basti pensare che qui ci sono gli affreschi più antichi della zona – propone circa 8 antipasti e un assaggio di due o tre primi, nei quali si uniscono in modo armonioso tradizione e creatività personale. In questo splendido angolo di Montese vengono proposti solamente prodotti locali (dal miele alla farina di castagne) e ingredienti che si misurano con attenzione al ciclo naturale delle stagioni.

La ’Hostaria della Riva’ può ospitare da tre fino a dodici persone, e serve la prenotazione anticipata, contattando il cell. 338 1585983. "Per me l’esperienza del ‘home restaurant’ – confessa Uguccioni – è condivisione, socializzazione e possibilità di riscoprire i valori autentici".