Giro del mondo letterario I racconti sur(reali) di Zanoli

L’architetto in pensione si è scoperto scrittore vincendo un premio a Sarzana. Nel libro ’20 città’ propone un itinerario tra luoghi vissuti o solo immaginati

Giro del mondo letterario I racconti sur(reali) di Zanoli

"20 città. Racconti reali e surreali" (Il Rio edizioni, 2022 – 224 pagine) dell’autore carpigiano Gaetano Zanoli, è risultato vincitore per la sezione narrativa del decimo Premio letterario internazionale 2022 Città di Sarzana. Dopo la menzione conquistata nel 2019 (la nona), per la sezione poesia con "105 Poesie", questo personaggio che si rivela sempre più eclettico, conosciuto in città soprattutto per aver condotto e guidato un noto studio di architettura e ingegneria, raggiunta l’età della pensione si è scoperto scrittore, estraendo dal suo bagaglio di doti artistiche, quella letteraria. "Sono in pensione, ma continuo a lavorare nel mio studio, pur se in formazione ridotta, in quanto – così si descrive Zanoli – avevo preso alcuni incarichi che devo onorare fino in fondo. Non sono riuscito a trovare un ’erede’ per il mio studio, che quindi finirà per chiudere. I miei figli (ne ha tre, ndr) hanno scelto facoltà scientifiche molto diverse. Ma, l’intenzione è di continuare a scrivere perché mi dà soddisfazione". Nato nel 1951, con questo libro Zanoli percorre un suo personale ed intimo itinerario legato a diversi luoghi e ambientazioni, che ha vissuto, incontrato o anche solo immaginato. Ogni racconto è collocato idealmente in uno di questi luoghi. La città viene ad essere presentata su due piani paralleli: uno proprio, descrittivo e indagatore, ed uno come semplice teatro di brevi ma intense vicende o struggenti rievocazioni, a volte con un risvolto surreale. In questo viaggio, dove certamente si riscopre lo sguardo trasognato del suo animo di architetto, si parte da una Venezia inconsueta, ambita da un ragazzo sognatore, per approdare nell’appartamento degli zii a Torino, naufragati contro la piccola delusione di una eredità mancata. E si termina con Carpi, forse il racconto più commovente se si scopre per caso a trent’anni che tuo padre è morto suicida quando avevi solo sei mesi. Questo fa del protagonista del racconto (molti sono autobiografici), un orfano certamente sconvolto, ma ancora felice, sebbene senza quel padre la città appaia sempre di più un po’ vuota. Le altre tappe lo portano a Bologna, Torino, Roma, Firenze, Ferrara, Bolzano, Lampedusa, Favignana, Pesaro, Verona, Lecce, Cortina e Trapani e, ancora, a Praga, Londra, Wernigerode, Goteborg, per volare anche a New York.

"Un itinerario geografico e soprattutto spirituale che avvicina a persone, luoghi, ambienti variegati. Nel corso della narrazione – ha commentato la presidente del Premio letterario Sarzana, Marisa Vigo – si percepisce la presenza dello scrittore, primus inter pares, attore e spettatore degli eventi più disparati, capace di lasciare traccia della sua personalità e del suo pensiero, sollecitando il lettore a esprimere considerazioni e giudizi".

Alberto Greco