"Adoro la bellezza: l’emozione nascosta nei dettagli, lo splendore delle risate, del calore umano. La bellezza dell’arte, della conoscenza e dell’apprendimento e del condividere pezzi di vita".
La carpigiana Gina Beltrami è stata designata una delle 80 Top Italian Fashion Blogger, con oltre 61 mila follower su Instagram e quasi 9 mila su Facebook: sui suoi canali social e sul suo web magazine abbina moda, viaggi, bellezza, benessere e cibo, con la naturalezza e la spontaneità dell’amica di sempre. E rigorosamente con il sorriso.
"Vivo di moda da sempre", scrive: come nasce questa passione?
"Sono nata a Carpi, patria della maglieria e del tessile, gli anni Settanta sono stati quelli del boom economico, qualsiasi cosa si facesse, c’entrava con la moda. Mia mamma era ricamatrice. E poi reputo sia un qualcosa d’innato: da bambina giocavo con le Barbie, creavo i vestitini, e mi piaceva abbinare capi eleganti a quelli sportivi. Avevo già le mie idee: questa è ancora oggi una caratteristica dei miei look, un mix di stili, mi piace divertirmi con la moda.
Penso di avere ereditato questa predisposizione da mio padre, era sempre così elegante, curato. Me l’ha trasmessa nel Dna. E, infatti, dopo il diploma, anziché andare a lavorare in banca, ho scelto di entrare in amministrazione in un maglificio".
Che cosa è per lei la moda?
"E’ espressione di uno stato d’animo, descrivere come ci si sente in un determinato momento. Al tempo stesso è ricerca del proprio stile, reinterpretando i ‘diktat’ che vengono dai grandi stilisti. In questi anni, ho scoperto di essere anche un po’…lungimirante: sono sensazioni, ma anticipo le tendenze. Un esempio? Le perle: adesso sono tornate molto in auge e sono proposte da tutti e in ogni modo. Io avevo iniziato a metterle già un anno prima".
E’ stata inserita tra le 80 Top italian fashion blogger: come è iniziata questa ‘avventura’?
"Per caso. Ero andata a lavorare nell’ufficio stile di un’azienda: un collega mi continuava a dire che avrei dovuto aprire un blog, le mie amiche mi chiedevano consigli su cosa indossare in ogni occasione. Ho pensato che, in effetti, avevo qualcosa da dire, quindi nel 2014, una domenica mattina di settembre, ho chiesto a Sofia, mia figlia, ‘sai aprire un blog?’, e tutto è iniziato. All’inizio era ‘amatoriale’: andavo in ufficio, mia figlia mi scattava le foto e, la sera caricavo sul web il post con il mio look. Quello che pubblicavo però iniziava a piacere sia alle persone che alle aziende, così nel 2016, compiuti 50 anni, ho deciso di cambiare vita.
Ho lasciato un lavoro a tempo indeterminato e trasformato la mia passione in una professione. E il percorso si è consolidato nel tempo, fino ad arrivare a essere ambassador di un brand fashion in tv, a QVC Italia".
Quali altri ingredienti servono?
"La costanza, la presenza continua: esserci, comunicare, postare, condividere. E soprattutto, io aggiungo, la coerenza. Mi piace essere un ‘esempio’ per le cinquantenni, essere la loro ‘voce’ e per questo ho scelto di essere autentica, vivo la mia età e accetto il cambiamento, il passare del tempo, perché è tutta vita vissuta. Non uso più i filtri nelle mie foto (al massimo mi concedo il bianco e nero se non sono truccata, ride, ndr): a farmi riflettere su questo è stata mia figlia quando mi ha detto ‘devi essere quella che sei e contenta di esserlo’"
‘Fashion’ è la prima sezione che s’incontra nel suo blog: qual è il capo che non deve mai mancare nell’armadio?
"Un blazer nero, la svolta di ogni look, elegante e sportivo. Se poi posso aggiungere qualcosa nell’armadio, ci devono essere un little black dress, un paio di jeans, una camicia bianca e un cappotto cammello. Come scarpe (la mia passione!) una décolleté nera, tacco almeno 10 centimetri. E una bella sneakers, non si può più farne a meno" .
Primavera alle porte: quali saranno le tendenze?
"Ci sarà tantissimo denim, anche total look. Sarà una primavera meno colorata, più delicata, con colori pastello, neutri, e magari qualche colpo di rosso. Inoltre credo molto nello stile militare e nel ritorno dei corsetti".
Moda vintage: cosa si può prendere dal ‘baule’ delle nonne e delle mamme?
"Sostengo molto il vintage e il recupero, al posto del fast fashion. Nel baule della mia mamma ho trovato bellissimi cappotti, camicie in seta, borse e anche sottovesti che sono da rivalutare come abito lingerie. Sono capi di qualità eccezionale, sartoriali, che oggi difficilmente si trovano oppure sono inaccessibili".
Altra sua passione sono i viaggi: dalle città agli itinerari, ai ristoranti. Come nascono questi resoconti?
"Scelgo una meta: un sogno nel cassetto o un luogo che mi sappia emozionare. Cerco un posto strategico dove soggiornare e faccio una lista essenziale di quello che voglio vedere. Per il resto, non organizzo nel dettaglio, ma vado ‘dove mi porta il cuore’, affidandomi all’istinto e alle sensazioni del momento. Mi piace proporre ai miei followers delle ‘chicche’, delle scoperte nuove, alternative".
Nelle sue immagini, lei sorride sempre. E’ un modo di approcciarsi alla vita?
"L’ho imparato da mio padre. Quando è morta la nonna, papà non ha perso il suo sorriso: mi ha spiegato che le cose comunque accadono, dunque meglio prenderle per il verso giusto, con un sorriso appunto. Con il tempo ho fatto mia questa filosofia".
Infine, il modo in cui si firma: ‘Baci baci, Gina’. Perché due baci?
"Due sono meglio di uno!".