Agenda 2030 è probabilmente ‘la’ sfida dei prossimi anni per le istituzioni italiane. Presidente Francesco Acquaroli, come si pone la Regione verso questi obiettivi, che paiono molto ambiziosi?
"L’attuazione su scala regionale dell’Agenda 2030 è avvenuta attraverso la Strategia regionale di sviluppo sostenibile. Poiché gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030, e quindi della nostra strategia, non sono limitati al solo aspetto ambientale ma comprendono anche una visione di sostenibilità sociale ed economica, la redazione è stata curata dalla cabina di regia, composta dai direttori dei dipartimenti regionali, la cui composizione trasversale ha reso possibile bilanciare le tre dimensioni, quella economica, sociale ed ambientale, agendo in associazione collaborativa".
Su quali direzioni si indirizza la Strategia regionale?
"Sono cinque le scelte strategiche individuate. In sintesi, prevenire e ridurre i rischi di catastrofi riducendo la vulnerabilità e aumentando la capacità di risposta, affrontare i cambiamenti climatici e le dissimetrie sociali ed economiche correlate, tutelare la biodiversità e gli ecosistemi, perseguire un’equità di condizioni per la vita dei cittadini eliminando la sperequazione dei benefici dello sviluppo, promuovere la ricerca industriale e l’innovazione tecnologica per raggiungere prospettive sostenibili ed efficienti".
È stata coinvolta la comunità regionale?
"Un punto di forza della nostra Strategia è stata la rilevante partecipazione di cittadini, imprese, associazioni ed istituzioni pubbliche e private attraverso forum telematici, workshop, progetti per le scuole, la rete dei Centri di Educazione ambientale e delle Ludoteche del riuso è stato possibile costruire in modo partecipato il contributo di tutti per definire obiettivi ed azioni. La strategia regionale di sviluppo sostenibile, approvata dal Consiglio il 13 dicembre 2021, si pone l’obiettivo di costruire in prospettiva la coerenza e il coordinamento tra le politiche di settore del sistema normativo, di programmazione e di pianificazione regionale".
Quali sono le vostre priorità tra i diciassette obiettivi da centrare?
"La logica della sostenibilità comporta la necessità di perseguire il raggiungimento di tutti i 17 obiettivi, che sono quindi tutti prioritari. Tuttavia è evidente che le criticità di questi ultimi anni ci portano ad avere una particolare attenzione alle problematiche correlate al dissesto idrogeologico ed i cambiamenti climatici (in particolare la siccità) nonché le criticità in materia di energia intesa anche come aiuto verso famiglie e imprese. Per quest’ultimo aspetto ad esempio abbiamo avviato un bando rivolto alle imprese per 3 milioni lo scorso anno e inserito nel bilancio regionale 2023 un finanziamento di 2,5 milioni di euro per le famiglie finalizzati entrambi al supporto per l’installazione di impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile o miglioramenti impiantistici per ridurre i consumi energetici. In questo modo non aiutiamo solo imprese e famiglie ma contribuiamo a ridurre quelle emissioni climalteranti, causa dei cambiamenti climatici".
C’è un budget per raggiungere gli obiettivi?
"Sì certo come detto ci sono sia finanziamenti diretti del bilancio regionale sia una quota rilevante dei fondi europei rivolti a tutte le scelte strategiche della Strategia regionale. Oltre alle risorse finanziarie si stanno anche potenziando le risorse umane che andranno ai settori maggiormente impegnati in questi obiettivi".
E non temete che il costo degli interventi – visti anche gli aumenti continui delle materie prime -–, possa far sballare le previsioni?
"È un problema che si è già affrontato in particolare in questi ultimi due anni. Ad ogni modo riteniamo che le criticità maggiori sotto questo aspetto siano superate e l’incidenza del Superbonus 110% sia ormai alle spalle".
Qual è il grado di interlocuzione con il governo su questi dossier?
"Molto intensa. La Strategia è stata sviluppata attraverso un accordo con il Ministero dell’Ambiente che ha finanziato parte dei costi e ci ha supportato in tutto il percorso che è durato due anni e che ha coinvolto oltre alla regione Marche anche l’Umbria e l’Abruzzo, tutte e tre colpite dal sisma del 2016, sul tema della resilienza. Oltre a ciò quotidiani sono i rapporti per l’attuazione del Pnrr. È dei giorni scorsi la pubblicazione della graduatoria del bando per il finanziamento della Hydrogen Valley per l’assegnazione di 14 milioni di finanziamento".
Tirando le somme, come se le immagina le Marche nel 2030?
"Una Regione dove sempre più famiglie, imprese ed enti concorrano per produrre energia rinnovabile da condividere; dove sarà incrementata la disponibilità di acqua attraverso accumuli distribuiti nel territorio; dove sarà ridotta la vulnerabilità dei territori e delle persone. Una Regione di persone creative e tenaci che proseguiranno nel percorso già avviato di valorizzazione delle nostre eccellenze e peculiarità, dei nostri prodotti e delle bellezze del nostro territorio attraverso nuovi modi e nuove tecniche che mantengano ed accrescano il nostro patrimonio ambientale e sociale".
Marco Principini