Catturato e fucilato con 45 prigionieri

Il padre dehoniano Martino Cappelli, fucilato dai nazisti nel 1944 a Creda, potrebbe essere proclamato martire in odio alla fede.

Il padre dehoniano Martino Cappelli fu catturato mentre portava conforto alle vittime di un rastrellamento nazista avvenuto a Creda. Il 1° ottobre 1944, dopo tre giorni di prigionia, vennero fucilato a 32 anni insieme a don Elia Comini con altri 44 prigionieri.

I loro cadaveri, lasciati nella vasca della canapiera di Pioppe di Salvaro, vennero dispersi nel fiume Reno.

La causa di beatificazione di padre Martino si è svolta, nella fase diocesana, a Bologna, dal 3 dicembre 1995 al 10 febbraio 2001, per l’accertamento dell’eroicità delle sue virtù. Il 10 maggio 2019 la Congregazione delle Cause dei Santi ha dato il via libera affinché la causa sia studiata per dimostrare il martirio in odio alla fede.