Andrea Calisi è un supereroe e come tale anche lui nasconde una doppia identità. Per la prima metà della giornata veste gli abiti del carabiniere e combatte il crimine per le vie di Riccione. Poi per il resto del tempo indossa una maschera, quella di Spiderman e si ‘arrampica’ nei reparti pediatrici degli ospedali di Marche e Romagna per regalare ai piccoli pazienti felicità, aprendo una finestra di normalità tra i lunghi corridoi dei reparti di medicina. Andrea non è solo, al suo fianco ci sono altri quattro eroi che con lui combattono la tristezza dei bambini dando vita ai ‘The Marvel friends’. Non è affatto facile. Entrare ogni volta dalla porta di un reparto di pediatria e vedere quei piccoli volti tristi ed annoiati è come un colpo al cuore, ma i sorrisi che seguono risolvono tutto e descrivono il senso della loro iniziativa.
Come è iniziata questa super avventura?
"Circa un anno fa io e i miei amici Nicola Scalisi, Luca e Fabio abbiamo comprato dei costumi da supereroi per una festa di compleanno. E come per gioco abbiamo pensato di portare la gioia che abbiamo vissuto noi con quelle nuove vesti anche tra le mura degli ospedali".
Da dove siete partiti?
"La prima volta che abbiamo messo piede in un ospedale vestiti da eroi è stato all’Infermi di Rimini. Da lì non ci siamo più fermati entrando nelle pediatrie di Forlì, Fano, Cesenatico e in tante altre strutture".
Come funziona, siete voi ad essere chiamati?
"Noi siamo attivi sia in strutture pubbliche che private. Dove ci chiamano noi andiamo. L’importante è portare dei sorrisi e poter donare il nostro tempo a chi in quel momento sta passando degli attimi poco belli".
Cosa succede, voi aprite la porta del reparto e...
"Quando entriamo in ospedale non siamo vestiti da supereroi e ci colpiscono i volti dei piccoli che sono ancora tristi ed annoiati. Poi ci vestiamo e tutto cambia".
Iniziate ad usare i vostri superpoteri
"Gli sguardi cambiano, dai bambini ai genitori che vedono i loro figli che si divertono e giocano con noi. Non possiamo che esserne felici, noi ci divertiamo e vediamo che dall’altra parte facciamo un regalo unico".
In questo primo anno, in che modo avete salvato il mondo?
"A Natale siamo riusciti a raccogliere mille regali da destinare per i vari reparti degli ospedali, poi a Pasqua con altrettante uova abbiamo fatto felici un bel po’ di piccoli pazienti. Un traguardo che siamo felici di aver raggiunto è quello dell’assegno da mille euro che abbiamo potuto donare alla chirurgia pediatrica di Rimini. In questo modo salviamo il mondo".
Cosa vi riserverà il futuro?
"Quello che vogliamo fare è poter entrare in sempre più ospedali e centri privati. Dov’è possibile donare un sorriso noi ci vogliamo essere. Basta contattarci e noi saremo felici di esserci in prima linea".
Federico Tommasini