LORENZO LONGHI
Eventi e fiere

Cappi oltre i limiti: "Ma la priorità è divertirsi"

L’atleta 27enne, gestore di una palestra a Pavullo, racconta la sua esperienza nell’extreme triathlon: "Mai saltato un allenamento in due anni"

Cappi oltre i limiti: "Ma la priorità è divertirsi"

Cappi oltre i limiti: "Ma la priorità è divertirsi"

La fatica, la ricompensa. Nel triathlon, soprattutto nelle sue versioni più estreme, e qui siamo nel mondo dell’endurance, la ricompensa alla fatica non è tanto nell’arrivare davanti: conta arrivare, arrivare bene, ed è un lungo percorso che consente di conoscere sé stessi e i propri limiti. Ma, tra le ricompense, c’è anche tutto ciò che c’è intorno: gli elementi (l’acqua, l’aria, la terra) e tutto ciò che, ex post, nutre la fatica.

Cristiano Cappi, 27enne atleta tesserato Fidal con La Bottega asd di Casinalbo, gestore di una nota palestra di Pavullo, questo genere di fatica e di ricompensa le conosce bene, e non è affatto raro vederlo allenarsi in Appennino, con l’obiettivo di una gara. In bici, di corsa, in acqua: "La prossima sarà il 29 giugno - sabato, ndr – in Lombardia, l’Approach to Stone-Brixiaman, fa parte della categoria extreme triathlon". Per la cronaca 2,2 chilometri di nuoto nel Lago d’Iseo, 138 chilometri in bici con un dislivello epico su e giù tra Aprica, Mortirolo e fino a Ponte di Legno, infine un trail di corsa di 27 chilometri fino al passo del Tonale.

Un’avventura che Cappi non affronterà da solo, perché in queste particolare competizioni – a differenza degli Ironman, ad esempio – l’atleta può essere accompagnato da una squadra di supporter, una ’famiglia’ molto pavullese: "Nella frazione di corsa mi accompagnerà uno dei miei migliori amici, Mirko Mucciarini, con il quale spero di arrivare in vetta. Sarà in tutte le zone dei cambi a preparare ciò che mi servirà, mentre per la frazione in bici sarò seguito da una vettura di Ob Group di Pavullo, sulla quale saranno presenti i fondatori Fabio Bedostri e Francesco Orlandini, oltre a Marco Mesini, padre della mia fidanzata Aurora, e a Nicola Borghi, amico e collaboratore della palestra, la K-Training Studio, e che mi ha sempre seguito. Un bel team, tutto fatto in casa".

Tra Serramazzoni, dove vive, e Pavullo, dove tutto è partito, anche grazie al supporto della famiglia, papà Marco, mamma Stefania e il fratello Davide: "Ho sempre fatto sport, sono in mezzo a sportivi dalla mattina alla sera e mi piace testare il fisico a livello di attività e di alimentazione. Siccome cerco cose dinamiche, preparare tre sport diversi permette di non annoiarmi, e in queste competizioni a fare la differenza sono disciplina e organizzazione, non solo per prepararle, ma già dalla fase di iscrizione. Questa complessità mi fa restare concentrato, anche se sai che la gara è dopo nove mesi, e per la programmazione devo anche ringraziare Matteo Torre, il mio preparatore, e il suo approccio conservativo che preserva la salute ed evita gli eccessi. In due anni non ho mai saltato un giorno di allenamento e non mi è mai passata la voglia, sempre con il divertimento al primo posto".

Così in un biennio, fra le altre gare, ha concluso gli Ironman 70.3 di Jesolo e di Cervia, ma soprattutto l’EagleXman estreme triathlon che, nell’estate 2023, si è svolto tra il Gran Sasso e i Monti della Laga. Per chi vive e ama la montagna, è l’ambiente naturale: "Entri in acqua prestissimo, esci dalla frazione a nuoto che albeggia, percorri montagne e prati in bici, poi scali i monti di corsa. A livello ambientale, la montagna è qualcosa di impagabile. Sinora, è la gara che mi ha lasciato di più".

In attesa, magari, di poter disputare gare di quel livello anche sulle montagne di casa, dove per accorgersi della meraviglia basta guardarsi attorno. In bici, di corsa, in acqua che sia: non fa differenza.